Polizze assicurative in cross-selling con altri servizi: l’Ivass si schiera dalla parte dei consumatori

L’Ivass prosegue l’indagine conoscitiva sulle polizze abbinate a servizi di natura energetica vendute in cross-selling. Ecco tutte le informazioni per il consumatore.

L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha avviato un’indagine sulle offerte cross-selling, la pratica commerciale che vede l’abbinamento di polizze assicurative a prodotti o servizi di natura non assicurativa.

Secondo l’authority, il fenomeno coinvolgerebbe oltre 15 milioni di italiani e interesserebbe ben oltre 1.600 tipi differenti di offerte combinate, frutto di accordi commerciali tra imprese di assicurazione e operatori economici di varia natura.

Fornitori di energia elettrica, gas e acqua, banche, ma anche tour operator, concessionari automobilistici e persino aziende di trasporto marittimo sono tra gli operatori che l’Ivass sta interrogando nell’ambito dell’indagine conoscitiva condotta.

La pratica commerciale del cross-selling è diffusa e legittima, ma ciò su cui l’Ivass intende approfondire riguarda la tutela dell’assicurato e degli obblighi informativi che sorgono in capo alle compagnie assicurative.
Dei 15 milioni di italiani interessati dal fenomeno cross-selling, molti non sono ben informati se non addirittura per niente consapevoli .

Cross-selling: 20 operatori energetici e 13 compagnie di assicurazione coinvolti
L’iniziativa «Sei assicurato e forse non lo sai» dell’Ivass, sostenuta dall’Antitrust, e dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico prosegue imperterrita dal mese di aprile di questo anno ponendo tra gli obiettivi la trasparenza e la riduzione delle asimmetrie informative.

Come dichiara il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi:

Stiamo sentendo 20 operatori energetici e 13 compagnie di assicurazione per comprendere meglio la portata del fenomeno, le modalità con cui servizi energetici e polizze abbinate sono offerti ai clienti, la frequenza con cui le polizze vengono azionate in caso di sinistro.

Rossi ribadisce ancora la scarsa trasparenza di queste offerte combinate:

A volte i consumatori non sono neanche consapevoli di stare sottoscrivendo una polizza assicurativa, pagandone il relativo premio; quindi, non l’azioneranno al bisogno, richiedendo l’indennizzo dovuto. Per cominciare, stiamo concentrando l’attenzione sulle polizze abbinate ai contratti di fornitura di energia elettrica, gas e acqua: 2 milioni di assicurati e oltre 33 milioni di euro di premi.

Cross-selling: cos’è?
Il cross selling è una pratica commerciale che consente, in questo caso, alla compagnia assicurativa di proporre al cliente di acquistare accanto al prodotto/servizio principale (la polizza) altri servizi di natura non assicurativa, come nel caso messo in luce dall’Ivass.

Da qui la necessità da parte dell’Authority di fare chiarezza e definire delle linee guida per garantire:

  • un’efficiente vigilanza sugli operatori che vendono prodotti in cross selling;
  • il rafforzamento della tutela dei consumatori rispetto alla trasparenza dei prezzi e di altri voci di costo diverse dal prezzo, la capacità di comprensione da parte dei consumatori e l’appropriatezza del “pacchetto”offerto.

I prodotti principalmente interessati dalla pratica del cross selling sono:
i Cpi (Credit protection insurance) o Ppi (Payment protection insurance): si tratta cioè, di contratti di assicurazione combinati con mutui, prestiti e crediti al consumo.

Cross-selling: normative di settore
L’esigenza di fare chiarezza sul fenomeno, vista la sua portata a livello nazionale, nasce dal fatto che in Italia non esiste una normativa generale di riferimento sul tema del cross-selling. Ci sono riferimenti legislativi settoriali per il comparto assicurativo, ma specifici solo sui temi della prevenzione dei conflitti di interesse che potrebbero manifestarsi nelle pratiche di cross-selling.

In tal senso, si spigherebbe l’interesse dell’Ivass che, avendo già condotto diverse indagini conoscitive a riguardo, ha potuto ricostruire una casistica notevole sul fenomeno italiano.

La conoscibilità delle coperture delle polizze assicurative al fine della loro attivazione in caso di sinistro e le modalità di adesione e scioglimento del contratto sono tra le criticità messe in luce dall’indagine Ivass, Antitrust e Autorità gas e luce.

Ampio apprezzamento arriva inoltre dall’Adoc, che appoggia le posizioni assunte dal Presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, dichiarando:

Apprezziamo le valutazioni espresse dall’Ivass. Il cross-selling e la forte asimmetria informativa tra aziende e consumatori penalizza fortemente questi ultimi. Più di 15 milioni di italiani sono coinvolti nel cross-selling, del tutto inconsapevoli di stare sottoscrivendo una polizza, di pagarne il premio e di non saperla utilizzare al momento del bisogno. Il consumatore deve quindi essere messo in condizione di saper scegliere e accettare queste polizze, valutandone i costi e le caratteristiche.