Pensione di vecchiaia anticipata 2021: quando bastano anche 56 anni per la quiescenza

C’è una misura che consente di accedere alla pensione di vecchiaia von largo anticipo, a 56 o 61 anni di età, ma con invalidità.

Anche nel 2021 resta in vigore una importante misura previdenziale che consente di anticipare di diversi anni l’uscita dal mondo del lavoro. Si tratta della pensione di vecchiaia anticipata invalidi. La misura consente di anticipare l’uscita rispetto a 67 anni di età anche nel 2021 previsti per la pensione di vecchiaia, anche di 11 anni. La misura però è destinata agli invalidi con determinati requisiti.

Pensione di vecchiaia anticipata, le donne avvantaggiate

Nel 2021 la pensione di vecchiaia ordinaria si centra con 67 anni di età e 20 anni di contributi versati. Non ci sono differenze di genere perché queste sono le soglie utili sia per i maschi che per le donne. Diverso il discorso per la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi che alle donne consente di uscire già a 56 anni mentre agli uomini a 61 anni.

La facoltà di uscita con già a partire da queste due età anagrafiche dipende innanzi tutto dalle condizioni fisiche del lavoratore interessato dalla misura. Infatti sia per gli uomini che per le donne occorre avere una invalidità pari almeno all’80%. Su questo grado di invalidità però occorre stare attenti. Parliamo dell’invalidità pensionabile, perché deve essere la commissione medica per le invalidità dell’Inps a certificarla.

Infatti non è sufficiente che la certificazione della disabilità del richiedente sia stata prodotta dalla Commissione medica per le invalidità civili delle Asl, come comunemente accade per quanti richiedono le prestazioni assistenziali per invalidi, anche all’Inps. La pensione di vecchiaia anticipata è a tutti gli effetti una prestazione previdenziale.

Pensione di vecchiaia anticipata, i requisiti 2021

Risolto il primo dubbio legato al primo requisito previsto dalla misura, cioè l’invalidità, per richiedere la pensione con questo strumento previdenziale occorre avere anche 20 anni di contributi versati. Si tratta della stessa soglia di anzianità contributiva utile alla pensione di vecchiaia ordinaria. Pertanto, in estrema sintesi i requisiti utili alla pensione di vecchiaia anticipata sono:

  • Invalidità pensionabile minima 80%;
  • 61 anni di età compiuti per gli uomini;
  • 56 anni di età compiuti per le donne;
  • Minimo 20 anni di anzianità contributiva.

La misura prevede il sistema delle finestre mobili di uscita. In pratica, la pensione non decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si centrano i requisiti per la pensione, come accade per le richieste di pensionamento tramite la pensione di vecchiaia ordinaria. Bisogna aspettare almeno 12 mesi. Infatti la misura prevede una finestra di 12 mesi per la decorrenza del primo rateo.

Questo se il richiedente è un lavoratore dipendente del settore privato, mentre per i lavoratori autonomi l’attesa è pari a 18 mesi. La misura non può essere sfruttata dai lavoratori dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. Non ci sono particolari penalizzazioni di assegno o ricalcoli contributi in sede di liquidazione della prestazione.