Mangiare tante volte al giorno fa dimagrire? Cosa sapere

È una questione di abitudini, ma attorno al tema si rischia di incappare in diverse credenze popolari

Mangiare più volte al giorno fa dimagrire o favorisce la possibilità di restare in forma? È una domanda che nasce da alcuni luoghi comuni che nascono relativamente alle diete. La nutrizione è una cosa seria e, come tale e al di là di qualche concetto generale, è un tema che va fatto trattare da chi ha studiato per conoscerne i dettagli dal punto di vista scientifico.

Ecco perché ognuno se ha dei dubbi sulla propria persona farebbe sempre bene a rivolgersi ad un medico o ad uno specialista che abbia competenze per poter studiare il proprio caso, senza affidarsi a chi si improvvisa esperto di un terreno che diventa scivoloso e pericoloso senza le competenze adeguate.

Mangiare tante volte al giorno fa dimagrire? Attenzione alle credenze popolari sbagliate

La credenza popolare sbagliata è che mangiare sei-sette volte al giorno possa, in qualche modo, favorire la capacità di non trasformare in grasso o in peso in eccesso ciò che si consuma. Da quello che si apprende dalle persone qualificate a parlare dell’argomento, aumentare il numero dei pasti non cambia quello che è il fattore principale di regolazione del peso corporeo: l’assimilazione delle calorie.

Fabbisogno calorico è sempre uguale

Le caratteristiche fisiche di ogni persona, come il peso, l’altezza e la massa muscolare, così come lo stile di vita rappresentano ciò che permette di arrivare a quello che è il fabbisogno calorico di ogni singolo soggetto. Per restare in forma e non aumentare di peso è necessario restare intorno a quello che è il valore di calorie giornaliere che ogni persona può consumare senza aumentare di peso. Che si mangi in quattro-cinque pasti o in sette-otto fa poca differenza.

Mangiare più spesso potrebbe generare benessere, ma non fa dimagrire

Mangiare più spesso può dare una sensazione di benessere, ma non sposta gli equilibri legati al peso corporeo. Chi fa una vita sedentaria non potrà certo immaginare di poter mangiare quanto uno sportivo professionista solo perché immaginerà di avere dei vantaggi mangiando più spesso. È una semplificazione che serve a rendere l’idea di quanto alla fine a fare la differenza sia sempre la capacità di mantenere uno stile di vita sano ed una dieta equilibrata.

È una questione di abitudini

Il numero delle volte in cui si mangia non fa, dunque, la differenza ai fini del mantenimento della forma fisica. Quello che conta, volendo sempre considerare un soggetto sano e senza patologie specifiche, è quanto si mangia nell’arco di una giornata. Da considerare c’è sempre una questione che è prettamente di abitudini.

Gli spuntini possono essere utili

Ci sono nutrizionisti che, ad esempio, scelgono di far fare gli spuntini a chi non era abituato a farli per evitare che un soggetto si presenti troppo affamato ai pasti principali. E questo testimonia quanto, in alcuni casi, il supporto di uno specialista possa anche ritenere necessario il cambiamento di abitudini per chi era abituato a fare colazione, pranzo e cena senza uno spuntino a metà mattina e metà pomeriggio.