Mangiare cioccolato fa bene o male? Le cose da sapere

Molto apprezzato e a volte erroneamente demonizzato, è un alimento da scoprire

Mangiare cioccolato fa bene o male? La domanda, con Pasqua ormai alle porte, è di stretta attualità. Grandi o piccoli sono pronti a consumare inevitabilmente una maggiore quantità di questo apprezzatissimo alimento. E, come spesso accade, si rischia di demonizzarlo erroneamente, quando la risposta deve e può essere articolata.

Il cioccolato fa ingrassare? Il ragionamento da fare vale per tutti gli alimenti

A partire da qualche concetto di base: quasi nessun alimento fa male o fa ingrassare. Ciò che fa la differenza sono la sua collocazione all’interno di una dieta e nello stile di vita di una persona. Se entrambi i fattori sono caratterizzati dall’equilibrio è probabile che un moderato consumo di cioccolato sia beneficio, oltre che compatibile con il gradimento a livello di gusto

Controindicazioni nel mangiare cioccolato? Sempre meglio consultare il medico per chi ha dubbi

L’altro aspetto da tenere presente è che quando si parla di alimenti in via generale occorre mettere in conto che non si può fare riferimento alle condizioni di ogni singola persona. Chi ha dei dubbi strettamente legati alla sua persona o ha qualche tipo di patologia, farebbe sempre bene a reperire informazioni in un confronto con il proprio medico di famiglia o con uno specialista della nutrizione.

Sono loro a poter dare informazioni soggettive e sicuramente valide, a differenza di quelle di carattere generiche che sono in genere tarate su soggetti sicuramente «sani» e privi di ogni eventuale tipologia di criticità legata al consumo di un alimento.

Il cioccolato nelle quantità giuste fa bene

Chiarite queste premesse, si può dire che se consumato nelle quantità giuste il cioccolato fa bene. Non bisogna, inoltre, dimenticare che il cioccolato nasce come un alimento amaro e la presenza di zuccheri è strettamente legata a scelte produttive. Così come l’aggiunta del latte rappresenta un passo per arrivare ad un diverso quadro generale dell’alimento.

Entrambe le azioni non vanno allo stesso modo demonizzate, tenuto conto che vengono compiute per dare un gusto preciso e che piace. Il trucco è sempre lo stesso: non esagerare e consumare responsabilmente.

I benefici del cioccolato fondente

Facendo riferimento al solo cioccolato fondente (leggermente meno calorico di quello bianco e al latte) si fa riferimento ad un alimento che quasi per metà (45%) è prodotto con la pasta di cacao e per il 26% da burro di cacao. L’apporto calorico non è certo basso, se si considera che si parla in tutti in casi di un range tra le 500 e le 600 calorie per 100 grammi.

Nel cacao trovano buona parte dei benefici che possono essere acquisiti attraverso un consumo di cioccolato. Esempio è la capacità di offrire benefici all’apparato cardiovascolare, così come sulle arterie, sull’umore e non bisogna dimenticare le proprietà antiossidanti.

Sono i flavonoidi e i polifenoli a dare protezione al cuore attraverso il mantenimento della flessibilità delle arterie e la capacità di proteggere dal rischio di pressione alta. Il cioccolato possiede, inoltre, sostanze che sono in grado di stimolare produzione della serotonina, che nell’immaginario collettivo viene indicata come l’ormone responsabile del buonumore.