La frutta fa bene, ma attenzione alle cose da sapere

Si può pranzare o cenare con solo frutta? La risposta

La frutta fa bene. Su questo punto non ci sono dubbi ed è praticamente impossibile trovare un nutrizionista che non sia d’accordo con quello che è un presupposto probabilmente essenziale per seguire una dieta sana ed equilibrata.

La frutta va mangiata ogni giorno

Come, però, spesso accade c’è il rischio di abbandonarsi a semplificazioni. Questo, ancora una volta, svela perché quando si tratta di alimentazione è sempre bene rivolgersi ad un esperto nutrizionista medico. Sia che si abbiano dei dubbi, sia che si abbia una condizione patologica particolare o si stia seguendo una terapia.

Chiarito questo aspetto, restano delle indicazioni generali che complessivamente potrebbero andare bene per tutti coloro che non dovessero avere qualche tipo di controindicazione da parte di uno specialista. Mangiare frutta e verdura, ad esempio, è una pratica che dovrebbe essere seguita quotidianamente.

La frutta può sostituire un pasto? Le cose da sapere

Come in molti sapranno un regime alimentare sano prevede che sia variegato e che abbia fonti di tutti quei nutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Il proliferare di diete, soprattutto reperibili su fonti poco scientifiche, ha portato le persone, in qualche caso, a pensare che la frutta possa essere spesso l’unico elemento di uno dei pasti principali.

Colazione, pranzo e cena sono però momento in cui bisognerebbe garantirsi diversi macronutrienti. Puntare solo sulla frutta per il pranzo significherebbe andare incontro al rischio di non garantirsi ad esempio il giusto apporto di proteine.

In base, però a quelle che sembrano essere le opinioni di alcuni nutrizionisti, in alcuni casi la sostituzione è consentita. Questo perché, ad esempio a differenza dei dolci, la frutta garantisce ugualmente aumenti non importanti di glicemia (Quantomeno alcuni tipi). Altri esperti invece sconsigliano questa soluzione.

La dieta generale fa la differenza

In base a quanto può emergere dalle opinioni fare un pasto di frutta, ad esempio d’estate, è una scelta che ci può stare ma a patto che sia un qualcosa di estemporaneo. Soprattutto può essere utile se serve ad evitare ad esempio di andare a consumare snack poco salutare quando si ha poca voglia di mangiare e cucinare.

Non deve, però, diventare una consuetudine, a meno che non lo si faccia con una condotta generale che permetta di bilanciare il pasto sbilanciato e in questi casi sarebbe determinate eventualmente l’aiuto di uno specialista. Chi, ad esempio, a pranzo potrebbe avere la possibilità di mangiare solo frutta, finirebbe grazie ad un esperto ad avere un piano alimentare in grado di compensare una condotta di questo tipo.

L’importante è che nell’arco di una dieta settimanale (o comunque periodica) non si tenda a sbilanciare i macronutrienti consumati con una serie di pasti che, in qualche modo, potrebbero risultare tendere verso una direzione o un’altra.

La frutta, ancora più che come fine pasto considerato che a qualcuno crea problemi di gonfiore, viene consigliata prevalentemente come spuntino. Bisognerebbe, inoltre, preferire la frutta con basso indice glicemico (come mele, pere, albicocche e pesche) e, qualora si voglia stare attenti alla linea, quella che meno calorica (sotto le 60 kcal per 100 grammi).