Donna uccisa a coltellate in provincia di Como, fermato il compagno
Un’insegnante senza laurea che, per vent’anni, avrebbe esercitato la professione grazie ad un titolo che, in realtà, non sarebbe mai arrivato. È la storia che nella giornata del 15 gennaio sta suscitando grande attenzione sui media nazionali. Una vicenda su cui hanno fatto luce gli uomini della Guardia di Finanza.
Insegnante senza laurea: la ricostruzione della vicenda
Secondo quanto riportato dall’Ansa le Fiamme Gialle di Varese hanno dato esecuzione ad un provvedimento di un sequestro preventivo da 350.000 euro tra conti correnti e proprietà. La cifra corrisponde a quelli che sarebbero stati gli emolumenti pagati dagli enti pubblici, unitamente ad indennizzi Inps e Tfr.
La donna, che dal 2000 avrebbe ottenuto incarichi in supplenza in diversi istituti della scuola di Varese, è accusata di aver presentato il certificato di laurea in realtà mai conseguita. Un titolo, che non esisterebbe, ottenuto con il massimo dei voti (110 e lode), sebbene le indagini hanno portato alla luce il fatto che non si sarebbe mai iscritta all’università.
L’accusata, come evidenziano diverse fonti, sarebbe riuscita ad ottenere nel corso di questi anni diverse supplenze annuali. La Stampa spiega che la donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria, con l’accusa di «truffa» e «uso di atto falso», «avendo ottenuto l’inserimento nelle Graduatorie Provinciali di supplenza negli istituti scolastici ubicati nella provincia di Varese».
Professionisti senza laurea: diverse le scoperte nel corso degli anni
Il lavoro della Guardia di Finanza e delle forze dell’ordine resta fondamentale ai fini della tutela dei cittadini. Negli ultimi anni ad esempio sono state diverse le scoperte relativi a professionisti che operavano senza essere qualificati a farlo. Basti pensare ad esempio ai diversi casi di professionisti sanitari scoperti ad esercitare senza titolo accademico per farlo.