Addio al Pin INPS dispositivo dal 1 ottobre: cosa cambia e come richiedere lo Spid

L’accesso ai servizi telematici Inps non sarà più possibile con il Pin dispositivo dell’Inps, per questo occorre munirsi dello Spid

Una novità che riguarda l’accesso ai servizi telematici dell’INPS per tutti i contribuenti, inizierà a sortire effetto a partire dal prossimo primo ottobre. Sparisce il Pin dispositivo, strumenti che ormai milioni di italiani utilizzano per accedere a tutti i servizi on-line dell’INPS. Da quella data l’INPS non rilascerà più nuovi codici Pin e gli interessati all’interazione diretta con l’Istituto dovranno munirsi di Spid, il Sistema pubblico di identità digitale.

Stop al rilascio di nuovi Pin e fase transitoria al via

Il primo ottobre diventa importante perché a partire da quel giorno non si potrà richiedere più il Pin dispositivo INPS. Come dicevamo l’alternativa al Pin resta lo Spid e sarà questo che gli interessa dovranno richiedere.

C’è solo una eccezione relativa allo stop del Pin dispositivo e riguarda i soggetti che non possono richiedere lo Spid. Infatti il Pin dispositivo sarà comunque mantenuto e richiedibile per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali Spid.

Parliamo dei minorenni o degli extracomunitari. Questo Pin però sarà utilizzabile solo per i servizi dedicati ai minori di 18 anni o a chi proviene da paesi extra UE. Perseguendo l’idea di una semplificazione nei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, l’INPS di fatto ha deciso di sostituire le sue credenziali di accesso con quelle dello Spid.

Dal primo ottobre scatta la fase cosiddetta, transitoria, dal momento che gli utenti che hanno Pin dispositivo attivo potranno continuare ad utilizzarlo normalmente. Queste credenziali conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovate alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria, la cui data non è ancora ben chiara.

Spid alternativa al Pin dispositivo

Dal momento che a partire dal 1° ottobre 2020 l’Istituto di previdenza non rilascerà più il Pin come credenziali di accesso ai servizi sul suo sito internet, occorrerà richiedere lo Spid. Si tratta di credenziali di accesso che permettono di accedere a tutti i servizi on-line della Pubblica Amministrazione. In pratica, se il Pin dispositivo è valido solo per o servizi INPS, lo Spid riguarda una vasta area di servizi pubblici.

Termina una era, perché è dal 2012 che l’INPS ha varato il sistema del Pin che consente a cittadini, imprese e intermediari di usufruire direttamente dei servizi loro dedicati. Già oggi comunque, l’accesso ai servizi telematici Inps è garantito anche tramite la Carta Nazionale dei Servizi, la Carta di Identità Elettronica e il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

E proprio verso questo Spid che adesso gli utenti devono virare. Lo Spid consente agli utenti di interagire e accedere ai servizi di tutto il sistema pubblico italiano ed anche europeo, dal momento che il livello Spid 2 e 3 garantisce l’accesso ai servizi in rete delle pubbliche Amministrazioni dell’Unione europea.

Il passaggio allo Spid oltre che per la semplificazione, servirà anche per un potenziamento dell’offerta di servizi da parte dell’INPS dal momento che a livello di riconoscimento degli utenti, lo Spid è migliore e potrebbe consentire il via di nuovi servizi come pagamenti e firma digitale.

Come richiedere lo Spid

Il vantaggio dello Spid è quello che permette agli utenti di avere con credenziali di accesso uniche, cioè con un unico username e una unica password, l’accesso all’intera gamma di servizi online previsti a livello statale e locale.

Lo Spid può essere richiesto ad uno dei tanti Identity Provider autorizzati. Per la richiesta è necessario avere un indirizzo e-mail, un documento di identità valido e la tessera sanitaria con il codice fiscale. Occorre registrarsi al sistema inserendo i dati anagrafici, creando le credenziali di accesso e procedendo al riconoscimento dell’utente. Lo Spid è uguale per tutti e non ha differenze a seconda del provider scelto.

Per richiederlo occorre collegarsi ai siti ufficiali di uno qualsiasi di questi provider. Sul sito di queste aziende c’è la procedura di richiesta. Al momento sono otto gli Identity Provider presso i quali è possibile richiedere lo Spid. Essi sono, Aruba Spid, Infocert ID, Intesa ID, Namirial ID, Poste ID - Poste Italiane, Sielte ID, Spid Italia e TIM ID. Alcuni offrono il servizio credenziali in maniera gratuita, altri invece a pagamento.

Ogni Identity Provider inoltre prevede delle modalità di riconoscimento differenti, con utilizzo in alcuni casi del riconoscimento facciale tramite web cam o tramite l’utilizzo per chi la ha, della Carta di identità elettronica.