Il desiderio di Quan Hongchan, alle Olimpiadi per pagare le cure alla mamma malata. Vince l’oro a 14 anni

Quan Hongchan va alle Olimpiadi per pagare le cure alla mamma e vince l’oro a 14 anni

La tuffatrice cinese di soli 14 anni, ha vinto il titolo olimpico nella piattaforma 10 metri. «Pagherò le cure a mia madre malata». È l’atleta più giovane di tutta la sua nazionale alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Quan Hongchan, una medaglia d’oro per cambiare vita: «Pagherò le cure a mia madre malata»

La piccola donna in piedi sulla piattaforma osserva il pubblico dall’alto, un’altezza di 10 metri la separa dalla piscina. Con lo sguardo sicuro, salta giù e in pochi secondi esegue salti mortali e avvitamenti. Tocca l’acqua in modo perfetto. È lei la regina di Tokyo 2020. A soli 14 anni è riuscita a sorprendere tutti.

Come ogni atleta, anche Quan ha il suo sogno olimpico. In tanti gareggiano per vincere la medaglia e scrivere il proprio nome nella storia. Ma la 14enne, partita dalla Cina in direzione Tokyo, partecipa per uno scopo ben preciso: pagare le cure per sua madre malata. È giovanissima (14 anni e 130 giorni), oggi è riuscita ad entrare nella storia dello sport.

La giovane 14enne cinese vince l’oro nei tuffi

Ha partecipato alla gara dei tuffi femminili dalla piattaforma di 10 metri ed ha sbaragliato la concorrenza di tutte le sue rivali sportive, ha sfidato ogni pronostico con un punteggio da record di ben 466.20 punti totali. Una esibizione sublime che nasconde dietro un grande messaggio.

Lei era lì con un obbiettivo che non aveva a che vedere con le medaglie e il podio olimpico: cercare di ottenere un risultato migliore possibile per ottenere un po’ di soldi e pagare le cure alla mamma. Una spinta emotiva che l’ha accompagnata nel percorso e le ha fatto raggiungere l’oro olimpico.

La sua storia di sacrificio e dedizione, sta girando in tutto il mondo. Quan Hongchan è nata nel 2007 nel villaggio di Maihe, nel distretto di Mazhang. Proviene da genitori contadini e sua madre non gode di buona salute, deve ricevere cure continue.

La sua forza incredibile arriva proprio dalla condizioni difficili che la sua famiglia attraversa. Era piccolissima quando accompagnava suo padre nelle risaie dove lavorava, lì si immergeva tra i campi per lavarsi. I primi tuffi li ha eseguiti proprio nel fiume più sporco del mondo quando giocava con suo fratello. Dopo la gara ha detto:

«Non credo di essere una magia del cielo, non sono poi così straordinaria e non vado nemmeno tanto bene a scuola. In questo momento nella mia testa c’è il vuoto e ho solo voglia di mangiare un sacco di cose buone».

Ed ha aggiunto: «Per curare mia mamma servono dei soldi e anch’io devo guadagnare e mandare a casa il necessario». Oggi, con la sua medaglia d’oro, non riesce a sorridere perché il suo pensiero è rivolto alla mamma. Solo quando sua madre starà bene, allora riuscirà a sorridere davvero.