Guerra in Ucraina: qual è la posizione della Cina?

C’è stata una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri cinese ed il suo omologo ucraino

Guerra in Ucraina: l’1 marzo è un altro giorno di combattimenti. Di scontri, di feriti, di morti e di distruzione. Si attende e si spera che i prossimi negoziati possano rappresentare un punto di svolta e possibilmente di tregua nelle ostilità, ma questo è anche un frangente in cui si cerca di capire quali siano gli equilibrismi internazionali.

L’Occidente si è praticamente compattato nel condannare l’azione militare della Russia ed ha scelto la strada delle sanzioni economiche. Misure a cui ha, ad esempio, aderito anche la Svizzera, storicamente neutrale di fronte a queste tipologie di eventi. Sullo sfondo il ruolo di una superpotenza come la Cina.

Guerra in Ucraina: la Cina deplora lo scoppio del conflitto

In data 1 marzo diverse agenzie di stampa, tra cui l’Ansa, hanno riportato dichiarazioni importanti provenienti dalla Cina. Sono quelle del ministro degli Esteri Wang Yi. L’esponente del governo cinese ha avuto un’interlocuzione telefonica con Kiev (su richiesta ucraina), in particolare con il suo omologo, il ministro degli Affari Esteri Dmytro Kuleba. Nella conversazione, da parte asiatica, è emersa la posizione secondo cui la Cina «deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili».

La Cina confida in una soluzione «politca»

Da Pechino la posizione della Cina è stata perciò definita «aperta, trasparente e coerente». È stata, inoltre, sottolineato il sostegno «della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi». In relazione alla crisi attualmente in atto, di cui la guerra è il terribile effetto, da parte della Cina è arrivato l’invito a Ucraina e Russia affinché possa essere trovata «una soluzione al problema», da individuare «Attraverso i negoziati». Dalle parole del governo cinese è perciò emerso la volontà di sostenere tutti gli sforzi internazionali «costruttivi» e ritenuti utili a trovare una «soluzione politica».

Secondo Repubblica.it, che ha citato una nota del ministero degli Esteri ucraino, l’esponente del governo cinese ha assicurato a quello ucraino disponibilità «a compiere ogni sforzo per porre fine alla guerra sul suolo ucraino attraverso la diplomazia, anche come membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite».

Negoziato Russia-Ucraina: si attende il secondo round

E a proposito di negoziati, è prevista per mercoledì 2 marzo un’altra adeguata. In quella circostanza le delegazioni di Russia e Ucraina parteciperanno ad un nuovo vertice, in cui si avrà una seconda tornata di colloqui tra le parti. Il primo, nella giornata di lunedì, aveva fatto emergere la possibilità che si potesse trovare un terreno comune e una strada su cui lavorare, in attesa delle successive consultazioni che si immagina possano essere ancora in corso nei rispettivi paesi. La notizia è stata riportata da Repubblica, riportando una notizia dell’agenzia di stampa Tass.