Guerra in Ucraina, gli obiettivi centrati da entrambi e la corsa alle armi

Da una parte e dall’altra si parla o emergono notizie di obiettivi raggiunti, mentre tutti e due lavorano a migliorare la dotazione militare

La guerra in Ucraina continua ad essere anche un conflitto a livello comunicativo. Da una parte e dall’altra emergono annunci mirati a sottolineare i successi acquisiti.

Come sta andando la guerra in Ucraina?

Nella mattinata del 3 luglio da Mosca si sottolinea come l’azione militare russa avrebbe portato un nuovo risultato. In particolare il ministro della Difesa russo ha annunciato la liberazione di Lysychansk e la liberazione della Repubblica di Lugansk. Fonti ucraine, invece, parlano dell’affondamento di una nave russa nei pressi di Mariupol.

Il mezzo sarebbe andato distrutto in seguito all’urto con una mina. I fatti risalirebbero al 30 giugno. Da Melitopol, invece, arriva notizia che la base russa di una città ormai sotto il controllo di Mosca sarebbe stata colpita da 30 attacchi. Sarebbe stata messa fuori uso dalle forze ucraine.

Le accuse della Russia all’Ucraina

Dopo le accuse, anche internazionali, alla Russia di commettere crimini di guerra, anche Mosca punta il dito contro presunte irregolarità di Kiev. Secondo la narrazione russa l’Ucraina avrebbe progettato ed eseguito un attacco contro le città di Belgorod e Kursk. Lo avrebbe fatto utilizzando dei missili tattici. Si tratta di due città collocate nei pressi del confine nord-orientale con l’Ucraina.

Secondo, invece, quanto anticipa l’intelligence britannica i russi sarebbero disposti anche ad inficiare il risultato di un possibile referendum a Kherson. L’obiettivo sarebbe organizzare una consultazione elettorale, che in un modo o nell’altro, legittimi la presenza russa in quella zona.

Guerra in Ucraina: la necessità di armi da entrambe le parti

In attesa di capire quando e come si potranno creare i presupposti per uno stop al conflitto, entrambe le parti lavorano per migliorare la propria attrezzatura militare. La Russia ha, infatti, presentato una proposta di legge che porti misure economiche speciali per affrontare questo momento storico e per superare eventuali problemi di disponibilità in fatto di armi e munizioni. Fatto di cui ne dà notizia il Corriere della Sera.

Scelte che preparano il terreno, dove possibile, ad una riconversione industriale per rifornire la macchina bellica di Mosca impegnata in operazione al fuori dei confini. La necessità di rifornimenti bellici esiste anche per l’Ucraina. Kiev confida che il supporto possa arrivare dai paesi occidentali e della Nato. La richiesta riguarda prevalentemente sistemi missilistici a lungo raggio e attrezzature per affrontare l’artiglieria russa.

Zelensky non ha mai smesso di chiedere forniture militari e fino ad ora ha ricevuto un supporto arrivato fino ai missili Himars da parte degli Stati Uniti. Fatti che, al momento, confermano l’idea che la guerra in Ucraina è destinata a durare.