Guerra in Ucraina: ci sarà un incontro Putin-Zelensky?

Mentre i negoziati vanno avanti a rilento, si è parlato anche di questa ipotesi su cui si è espresso anche il ministro degli Esteri russo spiegando la situazione

La guerra in Ucraina prosegue. I negoziati vanno a rilento e si cerca una via d’uscita. Una soluzione che, magari, potrebbe anche essere trovata nella mediazione tra i leader dei due pasi. Dunque, ci sarà un incontro tra Putin e Zelensky? E alla domanda si può rispondere unicamente con gli elementi che sono a disposizione.

Incontro Putin-Zelensky? La posizione russa

Le ultime notizie in merito arrivano direttamente da Antalya, in Turchia. Lì si si sono incontrati, tra gli altri, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il suo collega ucraino Dmytro Kuleba. Non ci sono stati progressi significativi ai fini di una mediazione in grado di portare ad un «cessate il fuoco» in tempi brevi.

Nell’occasione i media internazionali hanno riportato le dichiarazioni di parte russa in merito ad un possibile incontro diretto tra i due presidenti, tenuto conto che al momento i negoziati hanno avuto luogo solo tra delegazioni.

Lavrov ha dichiarato che Vladimir Putin «non rifiuta un incontro tra presidenti» e ed è emersa un’apertura subordinata ad «un lavoro preparatorio». Riferimento che potrebbe essere alla possibilità che l’Ucraina apra ad alcune delle condizioni che la Russia ritiene fondamentali ai fini di un stop alle ostilità.

Guerra in Ucraina: Zelensky aveva chiesto un incontro a Putin

È passata, invece, una settimana da quando era stato Volodymir Zelensky in persona a rivolgersi direttamente a Vladimir Putin. Lo aveva invitato a sedersi con lui al tavolo, evitando di farlo a trenta metri di distanza. Particolare che fa riferimento agli incontri avuti dal presidente russo con Macron e Scholz, in cui si erano avuti dei faccia a faccia caratterizzati dalla presenza di un tavolo che interponeva un ampio spazio tra i due protagonisti della conversazione. «Siediti con me - aveva incalzato Zelensly - e parliamo».

Ucraina-Russia, si confida nella prosecuzione dei negoziati

Sempre il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha fatto sapere che la propria presenza ad Antalya è motivata dalla volontà di sostenere ogni tentativo di porre fine ai problemi. Nella circostanza ha anche espresso la volontà di portare avanti i negoziati in Bielorussia, di cui si sono avuti tre round.

Le richieste della Russia sono state chiarite negli ultimi giorni e prevedono:

  • l’autonomia delle zone del Donbass e di Donetsk
  • il riconoscimento della Crimea come territorio russo
  • un’Ucraina neutrale e, dunque, che non entri nella Nato

L’eventuale ottenimento di una fine delle ostilità passa dal trovare un punto di incontro tra le parti. In un’intervista rilasciata all’emittente americana Abc Volodymir Zelensky si è detto disponibile alla possibilità di trovare un punto di incontro relativamente alla prosecuzione della storia di quei territori. I negoziati, dunque, vanno avanti, ma si preannunciano come destinati a non avere una soluzione immediata.