Guerra in Ucraina: fiamme nella centrale nucleare, cosa è successo a Zaporizhzhia

Le fiamme nella più grande centrale d’Europa hanno creato grande apprensione

L’incendio sviluppatosi, per effetto della guerra in Ucraina, nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è il fatto più rilevante della notte tra il 3 ed il 4 marzo. La comunità internazionale ha guardato con apprensione a quanto stesse succedendo, con le fiamme domate attorno alle 7.20 del mattino. L’impianto, dopo lo scontro, è finito sotto il controllo russo, secondo le informazioni trapelate non ci sarebbe nessuna vittima. Non si segnalano livelli anomali di radiazioni nella zona.

Guerra in Ucraina: i rischi a Zaporizhzhia

«Se esplodesse Zaporizhzhia, sarebbe dieci volte peggio di Chernobyl». Sono le parole con cui, non appena si è diffusa la notizia che ci fossero fiamme all’interno della centrlae nucleare, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba spiegava quanto rischiosa potesse essere la situazione. La notizia dell’incendio si è diffusa poco prima dell’1 di notte, unitamente al fatto che nell’area ci fossero stati dei bombardamenti. A riferirlo il sindaco di Enerdogar.

Pochi minuti dopo gli approfondimenti sulla vicenda hanno portato a conoscenza del fatto che l’incendio potesse avere interessato uno dei reattori in manutenzione. Un aspetto che avrebbe fatto sì che ad essere colpita fosse stata una parte dell’impianto non attiva, benché questo non cancellava i rischi di fiamme all’interno di uno stabilimento nucleare

Centrale nucleare: ultime notizie dopo lo spegnimento dell’incendio

L’intervento dei vigili del fuoco ucraini ha evitato che il fuoco si propagasse. Gli accertamenti sull’area hanno permesso di verificare che l’incendio ha interessato una struttura di formazione. A darne notizia il Servizio di Emergenza Statale, unitamente alla comunicazione che l’accaduto non ha generato feriti o vittime.

Informazione a cui via via se ne sono aggiunte altre che hanno lasciato intendere come la situazione sia tornata sotto controllo. In particolare questo è riferibile alla notazione dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) secondo cui non c’è stato alcun cambiamento del livello di radiazioni nella zona. I russi, nel frattempo, hanno preso il controllo della centrale nucleare. Si tratta dello stabilimento più grande d’Europa.

Guerra in Ucraina, il tweet di Palazzo Chigi

Tra le reazioni all’accaduto si registra anche quella di Palazzo Chigi. «Il Presidente Draghi - si legge in un tweet - condanna l’attacco scellerato della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Ue continui a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei».