Ultime Ucraina: confronto tra Russia e Usa, cosa si sono detti Blinken e Lavrov
La foto di due giovani ragazzi ucraini, scattata dall’Associated Press, che corrono in ospedale portando in braccio il proprio figlioletto, avvolto in una coperta sporca di sangue, ha fatto il giro del mondo, lasciando tutti senza parole per la tragica conclusione della vicenda.
Kirill, 18 mesi, vittima dei bombardamenti
Kirill, di soli 18 mesi, ferito durante i bombardamenti di Mariupol, non ce l’ha fatta, nonostante la corsa dei suoi genitori Marina e Fedor verso l’ospedale della cittadina sita nell’Ucraina sud-orientale e oggetto, da diversi giorni, dell’offensiva dell’esercito russo.
I medici, nonostante la mancanza di energia elettrica, grazie all’aiuto delle torce degli smartphone, hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita del piccolo ma, purtroppo, ogni tentativo è stato vano, facendo sprofondare nel dolore i due genitori e nella disperazione il personale medico, che giornalmente si trova davanti scene simili. Un medico, rivolgendosi al fotografo autorizzato dell’Associated Press, con rabbia ha esclamato: “Mostra questo a Putin”.
Fallito il secondo tentativo di evacuare Mariupol
Il piccolo Kirill va ad allungare l’elenco delle vittime della guerra in Ucraina che ha colpito duramente proprio la città di Mariupol, da giorni senza acqua, luce, riscaldamento e connessione internet e con il cibo che inizia a scarseggiare. Solo qualche giorno prima, nello stesso ospedale, era deceduta una bimba di 6 anni.
Il piano di evacuazione della città, attraverso i corridoi umanitari, che avrebbe interessato anche la famiglia di Kirill, è stato interrotto per la seconda volta. Nonostante fosse stato concordato il cessate il fuoco dalle 10 alle 21, sono ripresi i bombardamenti dei russi, come denunciato da Anton Gerashchcenko, consigliere del ministero dell’Interno.
Anche la Croce Rossa ha confermato il fallimento dell’evacuazione di circa 200 mila persone da Mariupol e auspica, per il futuro, accordi più dettagliati sul cessate il fuoco e la definizione dei percorsi e delle modalità per uscire dalla città, per evitare che possa avvenire una carneficina sotto le bombe della Russia.