Formazione neoassunti: come svolgere la fase del Peer to Peer

La fase di osservazione tra docente neoassunto e docente tutor è di particolare importanza, per un reciproco scambio di saperi.

Anche quest’anno scolastico 2019/2020, la formazione dei neoassunti si svolgerà, con qualche semplificazione, secondo lo stesso modello organizzativo già consolidato nei precedenti anni.

Tra le varie attività formative, che i docenti neoassunti dovranno obbligatoriamente svolgere di particolare interesse, risulta essere la fase del Peer to Peer, ovvero, l’ osservazione in classe tra docente neoassunto e docente tutor.

L’attività di osservazione si svolge in 12 ore, così suddivise:

  • 3 ore di progettazione condivisa (tutor-docente in anno di prova);
  • 4 ore di osservazione del neo assunto nella classe del tutor;
  • 4 ore di osservazione del tutor nella classe del docente neo assunto;
  • 1 ora di verifica dell’esperienza.

La suddetta articolazione è indicata nell’Allegato 1 “Quadro di sintesi del percorso formativo per i docenti neoassunti” alla nota Miur n. 36167 del 5 novembre 2015.

Le fasi dell’attività di Peer to Peer

L’attività di Peer to Peer o di osservazione reciproca tra docente neoassunto e tutor comprenderà delle ore concordate di osservazione da parte del neo-assunto nella classe del docente tutor e viceversa. Alle ore concordate, seguiranno delle ore di programmazione e sviluppo condiviso. Ed infine, dovrà essere dedicata un’ora alla valutazione dell’esperienza di osservazione.

L’attività di osservazione ha lo scopo di creare un“passaggio” di saperi, di motivazioni e di stimoli culturali tra una generazione e l’altra di docenti, tutto ciò attraverso la condivisione di pratiche didattiche “normali”. Nel dettaglio, potrebbe essere utile per effettuare correttamente l’attività di osservazione: ad esempio, una semplice check list, che passi in rassegna gli indicatori più significativi dell’azione didattica quali:

  • Strategie didattiche
  • Gestione della classe (in termini di tempo, attività, organizzazione degli spazi, ecc.)
  • Sostegno personalizzato
  • Contesto
  • Utilizzo delle risorse didattiche (tecnologie, libro di testo, LIM).

Un’azione didattica potrebbe essere spiegazione, interrogazione, correzione di un elaborato scritto, valutazione di una performance, conversazione o discussione, ricerca in gruppo di ti-po disciplinare, , unità di apprendimento sull’inclusione.

In sintesi, l’attività di peer to peer è volta a migliorare le pratiche didattiche e la riflessione sugli aspetti caratterizzanti l’insegnamento, ed è focalizzata su: conduzione della classe; attività di insegnamento; sostegno alla motivazione; costruzione di climi positivi e motivanti; modalità di verifica degli apprendimenti.

L’attività di osservazione e di verifica dell’esperienza sono oggetto di una specifica relazione da parte del docente in anno di prova, relazione che confluisce nel portfolio professionale (redatto online nell’ambiente Indire).