Draghi, Macron e Scholz in Ucraina, il tweet di Medvedev: il resoconto della giornata

Il 16 giugno è stata la data in cui tre i leader si sono recati in Ucraina

Attorno alle ore 8.30 Mario Draghi, Emmanuel Macron ed Olaf Scholz sono arrivati a Kiev. Un momento storico per questo 16 giugno 2022. Per la prima volta, dall’inizio della guerra in Ucraina, i presidenti dei più importanti paesi dell’Unione Europea hanno raggiunto la nazione sotto attacco.

In viaggio dalla Polonia a Kiev

I tre hanno viaggiato a bordo di un treno che dalla Polonia li ha portati fino a Kiev. Il leader francese ha sottolineato la volontà di «inviare un messaggio di unità europea e sostegno agli ucraini». Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha spiegato che la visita non è solo un attestato di solidarietà. La volontà manifestata è, infatti, quella di proseguire sulla scia di aiuti finanziari, umanitari e militari assicurati fino ad ora.

«E - ha dichiarato Scholz - continueremo finché sarà necessario per la lotta dell’Ucraina per l’indipendenza». Dopo l’arrivo di Draghi, Macron e Scholz è suonato l’allarme anti-aereo, ma si tratta di una consuetudine nella capitale ucraina da quel 24 febbraio. Ad accoglierli la vicepremier Ucraina Iryna Vereshchuk che ha parlato dell’arrivo dei leader europei come di un segnale che rafforza l’Ucraina e l’Europa.

L’incontro con Zelensky e la visita a Irpin

Ai tre si è unito il premier rumeno Klaus Iohannis, prima di incontrare il presidente ucraino Zelensky e del trasferimento del gruppo nella città di Irpin, città dove gli effetti della guerra hanno lasciato il segno. “Avete il mondo – ha detto Mario Draghi, rivolgendosi agli ucraini - dalla vostra parte, tutto questo deve essere visto e conosciuto".

Il premier Draghi, nella conferenza stampa del pomeriggio, ha rivelato di aver sentito «orrore e speranza» nel visitare Irpin. Il presidente del Consiglio, nelle parole riportate dall’Ansa, ha sottolineato la volontà di avere la pace, mettendo in chiaro come però l’Ucraina debba difendersi e scegliere la pace che vuole.

La richiesta d’aiuto di Zelensky

Zelensky ha avuto parole di apprezzamento e gratitudine per la presenza dei tre leader europei in Ucraina. Nell’occasione ha ribadito la necessità di «armi pesanti e moderne». «Ogni arma - ha spiegato - è una vita umana salvata. Ogni ritardo fa crescere la possibilità per i russi di uccidere gli ucraini e distruggere le città». Il presidente ucraino è stato, inoltre, invitato al prossimo G7 e ha accettato l’invito.

Il tweet di Medvedev

Ha fatto notizia un tweet dell’ex presidente russo e vice presidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. A suo avviso «i fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti» (così li ha definiti) hanno avuto piacere a visitare Kiev con «Zero utilità».

Parole che sono sembrate un chiaro riferimento alla presenza nella capitale ucraina del francese Macron, del tedesco Scholz e dell’italiano Draghi. Medvedev ha aggiunto che prometteranno a Kiev «l’adesione all’Ue», si leccheranno i baffi con «l’horilka» (una bevanda alcolica ucraina) e poi torneranno a casa in treno «come 100 anni». «Tutto - ha chiosato - va bene. Ma non avvicinerà l’Ucraina alla pace. Il tempo scorre».