Donna incinta avvicinata da rapinatori, perde il bimbo per la paura

Dolori addominali nel pomeriggio, poi la tragica scoperta il mattino seguente con una visita ginecologica

È stata avvicinata da due rapinatori che gli hanno puntato un coltello. Forse nel momento in cui i due si sono accorti che la donna era stato di gravidanza si sono dileguati. Per la paura, però, la vittima del tentativo di rapina ha perso il bambino nella notte. A rivelare la vicenda è stato Il Messaggero.

Il fatto si è verificato in Campania

Secondo quelle che sono state le circostanze descritte, il fatto ha avuto luogo nel comune di San Felice a Castello. La donna avrebbe notato di essere seguita quando, ad un certo punto, due giovani l’avrebbero avvicinata nel momento in cui era arrivata sotto casa. Con la minaccia di un’arma da taglio le avrebbero chiesto le chiavi dall’auto, ma poco dopo la donna avrebbe perso i sensi e sarebbe finita a terra.

La scoperta della perdita del bambino il mattino seguente

Subito si è registrato l’intervento di un conoscente che ha soccorso la donna che, con il passare delle ore, ha iniziato a sentire dei dolori addominali. Dopo un primo ed immediato trasporto in pronto soccorso, il mattino seguente la tragica scoperta.

Con una visita ginecologica d’urgenza si è scoperto il decesso del bambino, con un distacco di placenta conseguente ad un aborto spontaneo. «La minaccia di aggressione - spiega Il Messaggero - potrebbe aver procurato un dolore talmente forte da farla abortire». La donna era arrivata alla venticinquesima settimana di gravidanza.

Le dichiarazioni del marito

Il quotidiano ha raccolto la testimonianza del marito che ha raccontato il dolore della donna e il fatto che, al momento, non hanno neanche sporto denuncia. Uno sviluppo a cui si penserà in un secondo momento. «In zona - si legge nelle dichiarazioni del marito della donna riportate da Il Messaggero - ci sono alcune telecamere private di videosorveglianza». «Vorrei - ha aggiunto - guardare negli occhi questi ragazzi, mia moglie ha detto che sono giovanissimi».