Donna fatta a pezzi e trovata morta vicino Milano, fermata la figlia

È accaduto a Melzo, comune della Città Metropolitana di Milano

L’immagine di un’anziana donna fatta a pezzi non può che essere macabra ed agghiacciante. Ed è purtroppo quella che si è concretizzata in un fatto di cronaca che si è verificato a Melzo, comune della Città Metropolitana di Milano. Nella notte è stata fermata una delle figlie.

Il fermo nella notte successiva al ritrovamento della vittima

Il Corriere della Sera, nella sua edizione on line, ha riportato la notizia del fermo nei confronti di una donna. Per lei sono scattate le accuse di omicidio volontario, vilipendio e occultamento di cadavere. Il ritrovamento del corpo era avvenuto giovedì mattina e il provvedimento è stato emanato la notte successiva.

Una delle figlie della donna, in base alle ricostruzioni, si sarebbe preoccupata per l’impossibilità a comunicare con la madre. La sorella fermata le avrebbe detto che, l’anziana era stata ricoverata in una Rsa.

Insospettita, l’altra avrebbe scelto comunque di mettersi in viaggio e verificare la situazione di persona arrivando alla terribile scoperta. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la donna fermata le avrebbe rivelato di «aver messo fine alle sofferenze della madre».

Dopo aver raggiunto il luogo di residenza della madre, la terribile scoperta

Lo stato in cui era stata trovata la donna uccisa aveva fatto ipotizzare che l’uccisione potesse essere avvenuta diversi giorni prima. L’anziana viveva da sola. L’arrivo dei Carabinieri ha fatto scattare le indagini per fare luce sulla vicenda. I tentativi di ricostruire l’accaduto da parte degli inquirenti sono stati subito avviati con interrogatori che hanno riguardato le figlie della vittima. L’obiettivo è stato capire cosa avesse potuto spingere qualcuno ad operare in maniera così cruenta.

Donna uccisa a Melzo: esclusa l’ipotesi di rapina

In base a quanto riportato dall’Ansa, i racconti dei vicini parlano di una donna che non si vedeva nel quartiere da due mesi. In precedenza sarebbe stata notata vagare per le vie del Paese e per riportarla a casa era stato necessario l’aiuto dei Carabinieri. Sintomi del fatto che non stesse bene.

E le prime rilevazioni degli inquirenti avrebbero, da subito, portato ad escludere che potesse essersi trattato di una rapina finita male. Non c’erano, infatti, indizi che potessero spingere verso una ricostruzione di questo tipo, come ad esempio l’ipotesi di una porta forzata o di un tentativo di difesa da parte dell’anziana donna. E il provvedimento di fermo emanato ha seguito la linea dell’ipotesi di una tragedia che sarebbe avvenuta nell’ambito di un contesto familiare.