Decreto Sviluppo 2012: Iva per cassa, cosa cambia e quando entra in vigore?

Una delle più importanti novità del Decreto Sviluppo 2012 è rappresentata dall’Iva per cassa.

Cosa cambia?

Attualmente la liquidazione dell’Iva vien eseguita tenendo in considerazione le fatture di vendita e di acquisto emesse o ricevute a livello mensile o trimestrale. Quello che cambia con la nuova norma introdotta dal Decreto Sviluppo 2012, sarà la possibilità di scegliere la nuova Iva per cassa, tenendo in considerazione l’imposta nel suo complesso per quanto riguarda le operazioni registrate, al fine di sottrarre in seguito l’Iva riguardante le fatture già emesse ma non ancora incassate, così come le fatture di acquisto registrate ma non ancora pagate.

Inoltre, nell’eventualità il contribuente paghi o incassi soltanto una parte del corrispettivo dell’operazione, l’imposta diventa detraibile o esigibile a seconda del rapporto tra il corrispettivo pagato o incassato e l’importo complessivo dell’operazione.

Ciò va a rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno per quelle imprese obbligate a versare l’Iva in anticipo anche su quelle fatture ancora non saldate dai propri clienti.

Chi può adottare l’Iva per cassa?

Possono adottare l’Iva per cassa relativa tutti quei soggetti passivi di Iva che durante l’anno solare appena passato hanno realizzato un volume di affari che non abbia superato i 2 milioni di euro.

Non possono usufruire l’Iva per cassa tutte quelle operazioni attive eseguite in regimi speciali Iva, così come anche le cessazioni di beni e prestazioni di servizi eseguite nei confronti di privati consumatori e di coloro i quali usufruiscono del reverse charge per assolvere l’Iva.

Quando entrerà in vigore l’Iva per cassa?

L’opzione dell’Iva per cassa, come stabilito dal Decreto Sviluppo 2012, entrerà in vigore dal 1° dicembre 2012. Da questa data potrà cominciare a essere adottata da tutti quei soggetti i cui requisiti siano previsti dal decreto. Si potrà tuttavia cominciare a opzionarla dal 1° gennaio 2013, per evitare confusione nei registri contabili.