Ddl diffamazione sfociato nell’illecito: al lavoro su un nuovo testo

Il Ddl sulla diffamazione sta vedendo la possibilità di essere modificato, dopo che per alcuni è divenuto palese che in alcuni punti, quali l’arresto per i giornalisti, è sfociato nell’illecito.

Allarme annunciato anche su siti importanti come Wikipedia, che mostra la pericolosità che il Ddl pone sulla libertà di stampa.

Questi, quindi, sono i motivi per i quali il relatore del Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa, Filippo Berselli, è impegnato nella stesura di un nuovo testo base della norma: la commissione Giustizia del Senato è stata dunque sospesa, in attesa che il relatore depositi questa sera entro le 20 il nuovo Ddl.

Le modifiche da apportare al Ddl sulla diffamazione

Filippo Berselli ha espresso la sua volontà di avanzare domanda al Presidente Schifani di poter lavorare domani in commissione, mentre è riunita l’Aula, per avere un’idea più estesa e comunitaria in materia.

«Il mio testo riformulerà integralmente il Ddl», si è espresso Berselli, dichiarando i punti chiave della nuova norma sulla diffamazione, tra cui l’eliminazione della pena del carcere per i giornalisti, la definizione di sanzioni pecuniarie ’’adeguate’’ e la rettifica, che dovrà essere ’’efficace e immediata’’.

Le speranze e le paure del redattore

Berselli spiega che ’’c’è un accordo sulle sanzioni per prevederle entro un tetto di 15 mila euro per la diffamazione semplice, fino a 30 mila per la diffamazione a mezzo stampa generica e fino a 50 mila per un fatto determinato’’.

Per quanto riguarda le scadenze tecniche, il termine per gli emendamenti è stato fissato per domani alle 12. In base alle decisioni della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, il testo dovrebbe ritornare in Aula Martedì 13 Novembre.