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Nel nostro paese la corruzione è profondamente radicata, si tratta ormai di un fenomeno pervasivo che interessa la pubblica amministrazione, il privato e la società civile. Il punto di partenza è proprio questo: il danno che la corruzione arreca ogni anno all’Italia, stimato intorno a 60 miliardi di euro. La corruzione nella pubblica amministrazione è arrivata ad avere dimensioni gigantesche e una ricaduta pesante sulla nostra economia. Per arginare il fenomeno, il Ministro della giustizia Severino ha messo appunto un decreto anticorruzione che presenta diverse novità come lo sdoppiamento della concussione e la trasparenza delle attività amministrative; ma anche pesanti mancanze quale la reintroduzione del falso in bilancio.
Autorità anti-corruzione
L’Autorità anti-corruzione avrà questi compiti: approvare il piano nazionale anticorruzione; esprimere pareri agli organi dello stato e alle amministrazioni pubbliche; vigilare sull’effettiva applicazione dei provvedimenti adottati. Questa autority avrà anche poteri ispettivi e sanzionatori.
Influenze illecite e corruzione tra privati
È prevista una pena da 1 a 3 anni per chi sfrutta le proprie relazioni con un pubblico ufficiale per farsi dare o promettere denaro o altro vantaggio patrimoniale come prezzo della sua mediazione illecita; stessa pena si applica a chi dà o promette denaro o altro vantaggio. Per la corruzione tra privati sono puniti da 1 a 3 anni i vertici delle società che, compiendo atti in violazione dei propri obblighi d’ufficio, arrecano danno alla società. Previsti aumenti delle pene per la corruzione in atti giudiziari. Mentre aumentano solo le pene minime per la corruzione propria, per il peculato e per l’abuso d’ufficio.
Concussione
Innanzitutto la pena minima sale dagli attuali 4 anni a 6, mentre resta invariata la pena massima di 12 anni. Inoltre, trattando il reato di concussione si farà distinzione tra: la concussione per costrizione nei confronti del privato da parte del pubblico ufficiale, punita con pena da 6 a 12 anni; e la concussione per induzione punita con pene da 3 a 8 anni.
Magistrati
La legge anticorruzione decreta che “tutti gli incarichi presso istituzioni, organi o enti pubblici, nazionali e internazionali attribuiti a posizioni apicali e semi apicali, compresi quelli di titolarità di ufficio di gabinetto, attribuiti a magistrati, devono essere svolti con contestuale collocamento in posizione fuori ruolo”. La durata massima della attività extra è di 10 anni, per chi ha un ruolo di supporto il termine scatterà dal momento in cui la legge sarà in vigore.
Denunce dei dipendenti
Secondo il ddl chi denuncia episodi di corruzione, sia in ambito pubblico, sia privato, sarà tutelato e non potrà essere discriminato, né licenziato. Le imprese virtuose, cioè non colluse con la mafia, saranno introdotte in uno speciale elenco in possesso di ogni Prefettura.
Procedimenti amministrativi
Si cerca di rendere più trasparenti le attività amministrative pubblicando in rete costi e tempi di opere e servizi. I dirigenti della pubblica amministrazione non potranno svolgere un ruolo analogo nel privato prima del trascorrere di 3 anni.
Cosa manca
Il decreto legge è stato anche oggetto di critiche per i suoli limiti e mancanze. Tra le assenze più pesanti c’è la reintroduzione del falso in bilancio, la punizione per l’autoriciclaggio e per il voto di scambio in assenza di passaggio di denaro.