Chi è Ciro Guarente: l’assassino di Vincenzo Ruggero, ucciso per gelosia

Ciro Guarente sembra essere l’assassino di Vincenzo Ruggero, fatto a pezzi e poi murato nel garage.

Ciro Guarente ha 35 anni e oggi verrà interrogato per convalidare l’arresto per l’assassinio di Vincenzo Ruggero. Nei giorni scorsi era stata denunciata la scomparsa del ragazzo e già si pensava al peggio, date le sue battaglie per i diritti gay e il suo forte attivismo.
Si pensava infatti che Vincenzo Ruggero potesse aver subito violenze da qualcuno con cui non aveva le stesse vedute, ma la situazione sembra essere ben diversa.

Vincenzo ha infatti perso la vita per un attacco di gelosia che ha spinto Ciro Guarente a farsi giustizia. Heven Grimaldi, fidanzata di Guarente, avrebbe avuto una relazione segreta (secondo Ciro) con Vincenzo e per tale ragione sarebbe scattata la gelosia del ragazzo.
La Grimaldi affida a Facebook il suo dolore e scrive:

Scrivo qui perché nonostante mi distrugge interagire con il mondo, è l’unico modo per difendermi dalle perfide e immotivate accuse mosse nei miei confronti. Io Heven Grimaldi ero all’oscuro dello struggente episodio della morte di Vincenzo, è inutile esprimere il mio dolore qui sopra perché non ho più alcuna forza.

Chi è Ciro Guarente

Ciro Guarente ha 35 anni e risiede a Giugliano in Puglia; attualmente è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Il cadavere di Vincenzo è infatti stato ritrovato martoriato e fatto a pezzi in un garage di Ponticelli.

Ciro Guarente era già arrivato sulle pagine dei giornali nel 2015, quando sottocapo di prima classe della marina militare e presta servizio come cuoco militare, si era dichiarato gay durante la manifestazione Miss Trans Italia Over, Re e Regina gay.
Dopo la dichiarazione di omosessualità era stato trasferito in un ufficio a Roma e declassato a ruolo di semplice civile.

A far scattare la gelosia sarebbe stata l’ipotesi di una relazione tra Heven, la bella trans di Aversa, e Vincenzo che veniva ospitato in casa sua per problemi familiari.

La vicenda

La scomparsa di Ciro Ruggero era stata denunciata l’8 luglio 2017, quando Heven Grimaldi, tornata da un soggiorno a Bari, non aveva trovato il ragazzo ad aspettarla in stazione.
Una volta giunta a casa aveva notato che mancavano delle valigie e gli indumenti di Vincenzo.

Subito aveva allertato la madre di Ruggero, con la quale si era recata al comando dei carabinieri per denunciarne la scomparsa. Ciro Guarente aveva immediatamente consolato la ragazza, dicendole in più occasioni che il ragazzo aveva deciso di andare via di casa di sua spontanea volontà.
Per un’intera settimana (come afferma Heven Grimaldi dal suo profilo Facebook) Ciro aveva rassicurata la ragazza, affermando di conoscere il fidanzato di Vincenzo, un uomo molto ricco di cui si era innamorato.

Heven aveva subito chiesto ai vicini e ai tappezzieri che hanno il negozio sotto casa, se avessero visto Vincenzo nei giorni precedenti. Subito alcuni avevano affermato di aver visto il ragazzo andare via con delle valigie, per cui i carabinieri avevano ritenuto che l’allontanamento fosse volontario e non avevano effettuato ricerche.

La ragazza ha però continuato a cercare informazioni e dopo qualche giorno, alcuni inquilini del palazzo le hanno rivelato di essersi confusi e di aver visto Ciro uscire dall’appartamento con della valigie e non Vincenzo.
Così Heven si reca all’arcigay di Napoli e con l’aiuto dell’associazione depone spontaneamente e iniziano così le ricerche di Vicenzo.

I carabinieri interrogano così Ciro, che alla fine confessa di aver ucciso Vincenzo in un moto di gelosia. Guarente viene inoltre incastrato dalle telecamere di uno studio privato di fronte casa della Grimaldi, dove Vincenzo viveva.
Il filmato mostra infatti Ciro uscire dall’abitazione con delle valige e poi trascinare un grande sacco nero, dove probabilmente vi era il corpo senz’anima di Vincenzo.

Il lungo post di Heven Grimaldi spiega come Vincenzo fosse un fratello per lei e di come da tempo vivesse a casa sua. “Io ho sempre aiutato Vincenzo in qualunque modo mi è stato possibile, soprattutto nell’ultimo periodo dove a seguito di un feroce litigio in famiglia ho prelevato Vincenzo portandolo in pronto soccorso per poi tenerlo a vivere con me,ho provedduto a lui economicamente, gli ho lasciato la mia auto, mi sono curata di lui con tutti i mezzi a disposizione perché Vincenzo era la mia vita, vita che ora non ho più. Ho perso in una sola tragedia le 2 persone più importanti della mia vita, il mio migliore amico e fratello, il mio fidanzato con il quale ho trascorso 7 lunghi anni della mia esistenza, la mia casa, la mia VITA! quindi siete pregati di non accusarmi per alcun motivo, ripeto che se è stata fatta giustizia è solo grazie al mio incontro con carabinieri dove ho sollecitato le indagini.

Heven era fidanzata con Ciro da 7 lunghi anni e molti hanno ipotizzato un suo coinvolgimento nella vicenda. Ciro durante l’interrogatorio ha spiegato di non avere intenzione di uccidere il ragazzo, che durante una colluttazione ha perso l’equilibrio sbattendo contro un mobile appuntito.
In base a ciò che dice Guarente il ragazzo sarebbe morto sul colpo e a quel punto avrebbe deciso di far sparire i suoi effetti personali e di occultare il cadavere.