Caro bollette, Giorgetti: «Si raschia un po’ il barile per trovare cifre importanti, anche se non risolutive»

Il ministro dello Sviluppo Economico ne ha parlato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera

Caro bollette: un problema trasversale. Dalla famiglia alla grande industria, passando per la piccola impresa. Quello degli aumenti dell’energia elettrica e del gas è un problema che oggi coinvolge il Paese a trecentosessanta gradi. Il tema è stato toccato in un’intervista che il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha rilasciato al Corriere della Sera del 13 febbraio.

La volontà del governo, espressa anche da Mario Draghi, è quella di mettere in atto una politica di sostegno. Questo si traduce, ovviamente, nella necessità di reperire le risorse. Su questo fronte il ministro Giorgetti ha espresso un punto di vista chiaro, sottolineando come la questione vada ad incidere anche su realtà produttive di piccole dimensioni.

«Non si vuol fare - ha dichiarato - uno scostamento di bilancio già a inizio anno, che invece servirebbe, dunque si raschia un po’ il barile per trovare cifre importanti anche se non risolutive. Tutti pensano all’industria energivora classica, da aiutare. Ma anche per una pizzeria o una piscina l’energia è il 30% del conto economico».

Giorgetti: «Se non tuteliamo i settori industriali, non ci saranno risorse»

Parole che, in qualche modo, danno l’idea di confermare che l’orientamento governativo sembra orientato a procedere con il reperimento di risorse nazionali, senza innalzare il debito. Giorgetti è stato inoltre interpellato sulla possibilità che il supporto sul caro bollette non fosse più opportuno determinarlo in maniera selettiva.

«Sì, anche se - ha spiegato il Ministro - non è semplicissimo. Credito d’imposta al 20% sugli aumenti in bolletta rispetto al 2019 si può aumentare in base alle risorse disponibili. Di certo per distribuire reddito bisogna produrlo e se non tuteliamo i settori industriali, non ci saranno risorse. I politici dovrebbero andare nelle fabbriche a vedere cos’è la creazione di ricchezza. Qui se un benestante si ristruttura casa a spese dello Stato mentre l’industria non ce la fa a andare avanti, qualcosa non mi quadra».

Gas, Giorgetti: «Non si tornerà ai prezzi bassi di due anni fa»

Con l’elettrificazione che è destinata a diffondersi si porrà il problema dell’approvvigionamento dell’energia. Giorgetti ha rivelato di invidiare il presidente della Francia Emmanuel Macron per via del suo annuncio di sei nuove centrali nucleari. «Se ora - ha rivelato il ministro - tutte le macchine fossero elettriche, non sapremmo come alimentarle. Dunque le rinnovabili sono una risposta, ma non la sola.»

«Per fortuna - ha aggiunto - il gas è tornato fra le fonti ammesse in Europa per la transizione. Dobbiamo diversificare al massimo i fornitori, rafforzare i rigassificatori, aumentare la produzione nazionale. Ma anche qui, niente illusioni: non si tornerà ai prezzi bassi di due anni fa, perché la Cina deve uscire dal carbone e inizierà a drenare molto gas».