Bonus 200 euro dipendenti, pensionati e autonomi: come funziona e quando arriva

La misura è stata adottata per contrastare la spinta inflazionistica degli ultimi mesi

Con una misura eccezionale e una tantum il consiglio dei ministri ha approvato l’erogazione di un bonus da 200 euro per 28 milioni di italiani. La necessità è stata determinata dalla spinta inflazionistica (stimata nel 6,2%) che determina una diminuzione del potere d’acquisto. Una conseguenza di tutti i fattori che hanno portato all’aumento dei prezzi registrato negli ultimi mesi e che inevitabilmente finiscono per impattare sulle famiglie.

Misura all’interno del Decreto Aiuti

Il provvedimento vale circa la metà del Decreto Aiuti messo in campo dal governo. Si parla di 6,5 miliardi sui 14 complessivi messi in campo. La portata dell’intervento è risulta essere maggiore a quella che era stata prevista e ci sono state diverse novità rispetto a quanto si ipotizzava.

Bonus 200 euro: a chi spetta

Secondo le stime il bonus 200 euro dovrebbe riguardare 28 milioni di italiani. La platea contempla pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi. La condizione è che il reddito non superi i 35mila euro lordi. La cifra per tutte le categorie citate, con i requisiti di reddito evidenziati, sarà la medesima. Tutti avranno 200 euro.

Quando arrivano i 200 euro per i lavoratori dipendenti?

Per quanto riguarda coloro i quali sono lavoratori dipendenti e rientrano nella fascia reddituale descritta, il contributo potrà arrivare direttamente in busta paga. Il periodo previsto è giugno o luglio. Il datore di lavoro potrà recuperare la cifra come credito d’imposta andandola a decurtare dal primo pagamento possibile.

Bonus 200 euro pensionati: quando arriva

Per ciò che riguarda i cittadini che sono attualmente in pensione, il bonus 200 euro sarà erogato direttamente dall’Inps. La data possibile è quella del mese di luglio.

Bonus 200 euro autonomi: come funziona

Non è, invece, ancora chiaro quale sarà il modo con cui sarà erogato il bonus di 200 euro agli autonomi. Ad oggi lo scenario che viene ipotizzato con maggiore probabilità è che venga creato un fondo ad hoc da cui poter attingere il contributo.

Decreto Aiuti, le parole di Mario Draghi

Nel corso della presentazione degli interventi Mario Draghi ha sottolineato lo sforzo dell’esecutivo e anche il fatto che le risorse siano state trovate senza scostamenti. «I provvedimenti - ha ricordato il presidente del Consiglio - valgono 14 miliardi che si aggiungono ai 15,5 miliardi dei provvedimenti precedenti. Siamo ad un totale di circa 30 miliardi già spesi, che sono circa due punti percentuali del Prodotto Interno Lordo».

«Vorrei notare - ha aggiunto - che l’abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio, questo sta a dimostrare una cosa che abbiamo detto tante volte. Che non son tanto gli strumenti che contano, ma le risposta alle necessità, alle esigenze. In altre parole è importante segnalare ciò che richiede degli interventi, come ci si si arriva poi sarà una questione che viene decisa volta per volta».