Allarme incidenti stradali: 38 morti nel fine settimana

La stima dell’ASAPS ha rivelato un dato drammatico, in un trend che preoccupa e per il quale occorrerebbero delle strategie di contenimento attraverso maggiori controlli

38! Si tratta dello spaventoso numero di morti che l’Italia ha dovuto contare nell’ultimo fine settimana, tra il venerdì 17 giugno e domenica 19 giugno. Il dato lo fornisce l’ASAPS - Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale di Forli - ed è un dato che spaventa. Anche perché ci si avvia verso un periodo dell’anno in cui si avrà un aumento del traffico sulle autostrade e con una circolazione che non avrà più le limitazioni che si registravano durante la pandemia.

Ed è innegabile quanto, ad esempio, nel 2020 e 2021 nella diminuzione dei morti sulle strade abbiano influito le restrizioni, il coprifuoco, lo smart working, le forti limitazioni per il tempo libero. Tutte circostanze che hanno avuto come conseguenza una diminuzione della mobilità.

Weekend terribile per numero di morti in incidenti stradali

Con riferimento ai morti dell’ultimo fine settimana delle 38 vittima 15 erano a bordo di automobili, 14 guidavano una moto, 7 erano ciclicsti e 1 era bordo di un quad. Numeri che inglobano solo le persone decedute. Dati che purtroppo confermano un tred partito già dall’ultimo fine settimana di aprile. In questi dati spesso non si tiene conto, come rifericse l’ASAPS, di «persone ricoverate in prognosi riservata che purtroppo perdono la vita a distanza di giorni».

La necessità di controlli

Da parte dell’ASAPS e del suo presidente Giordano Biserni è stato sottolineato come l’allarme sia «ormai superato», con riferimento al fatto che la soglia sia stata oltrepassata. Una constatazione in ragione della «carneficina» a cui si assiste ogni fine settimana. In particolare si sottolinea come non ci siano iniziative parlamentari, finalizzate a mettere in atto una «stretta reale» con dei «controlli su strada, con batterie di etilometri e pattuglie serali e notturne».

La richiesta di nuove misure

Una strategia che servirebbe ad aumentare il contenimento di tutti quei fattori che possono rappresentare distrazioni alla guida, ma anche per accertare eventuali stati di ebbrezza e uso di stupefacenti. «Entro ferragosto - si legge nel virgolettato di Biserni - dovrà essere convertito in legge il DL Infrastrutture-bis. Allora si abbia il coraggio in Parlamento di inserire la sospensione della patente alla prima violazione nell’utilizzo del cellulare alla guida e che tale comportamento divenga aggravante nei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Lo dobbiamo alle tante vittime che purtroppo dobbiamo contare ogni lunedì mattina».