Agricoltura: Fino a 14.000 euro ad ettaro di contributi per gli agrumeti, domanda in scadenza il 20 dicembre

Via libera all’inoltro delle domande previste dal decreto del Mipaaf pubblicato lo scorso 10 agosto, partono i contributi per il Reimpianto degli agrumeti

C’è finalmente il via libera alla presentazione delle domande per l’accesso ad una nuova serie di aiuti in agricoltura. Stavolta si tratta dei contributi per il reimpianto degli agrumeti, come previsto da un decreto del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. Dal 3 dicembre sono partiti i termini utili alla presentazione delle domande ed i giorni disponibili per gli interessati per completare la procedura sono davvero pochi, perché la scadenza è fissata per il 20 dicembre prossimo.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta e che possibilità hanno gli imprenditori agricoli che possono essere interessati a sfruttare quella che di fatto appare una ghiotta occasione per la loro impresa.

Reimpianto degli agrumeti, via alle domande per i contributi

Come dicevamo, a partire dal 3 dicembre appena trascorso, è partita la procedura di presentazione delle domande relative al sostegno per gli agricoltori che devono reimpiantare gli agrumeti. Tutto parte dal decreto del 10 agosto 2020 con cui il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha previsto questo aiuto economico da erogare alle imprese agricole richiedenti.

Le domande scadranno il 20 dicembre 2020 e quindi ancora 10 giorni di tempo per la presentazione.

Continuano quindi le iniziative del settore agricolo, con il piano nazionale per la filiera degli agrumeti che ha uno stanziamento importante, pari ad 8 milioni di euro che servirà proprio al reimpianto di queste produzioni agricole. Una iniziativa che nasce dal fatto che gli agrumeti risultano essere le colture più colpite dal virus della tristeza e dal mal secco.

Il contributo non è destinato a tutti gli imprenditori agricoli del settore degli agrumeti, ma solo a quelli che hanno subito per oltre il 30% i danni del virus e che a partire dalla data del 30 settembre del 2019, risultano iscritti alle organizzazioni ortofrutticole riconosciute.

Cosa fare per poter incassare il beneficio e come funziona l’incentivo

Per ottenere il beneficio dell’aiuto, occorre però procedere prima ad espiantare gli alberi già esistenti e colpiti dal virus CTV (Citrus Tristeza Virus). La regola per poter ottenere il contributo è il reimpianto di altri alberi di agrumi, da piantare con portainnesti che producono effetti di tolleranza al Citrus Tristeza Virus. Naturalmente occorre provvedere all’impianto di agrumi di varietà previste dai disciplinari Dop e Igp.

C’è anche un limite minimo di ettari per partecipare al bando che è fissato in n° 2 ettari. Una volta ottenuto il beneficio, l’imprenditore agricolo ha l’obbligo di mantenere in piedi l’investimento che ha dato diritto al benefit, per un periodo minimo di 60 mesi. I 5 anni scattano a partire dalla data di erogazione del contributo.

L’investimento ammissibile e quindi il contributo erogabile per ciascuna domanda è pari all’80% delle voci di spesa sostenute e prevede massimo 14.085 euro per ettaro. Nello specifico per ettaro ci sono 2.427,6 euro per le spese di espianto, 2.650 per quelle di impianto, 3.000 per la messa in opera delle piante giovani di reimpianto e 4.200 per il materiale vivaistico.