Acting Forward: dall’Italia un progetto di finanza etica

Dall’idea di tre professionisti nati in Italia nasce un’associazione no profit che mira a creare connessioni tra giovani professionisti operatori della finanza di tutto il mondo. Parola d’ordine: trasparenza.

Fare rete -t tra giovani - nel mondo della finanza, creare connessioni rispettando regole e protocolli. ActingForward è il progetto di tre professionisti italiani, che puntando su competenze e merito vogliono tornare a credere nello sviluppo del nostro paese. 

Gli ideatori di ActingForward, Luca Cosentino, Edoardo Palmisani e Federico Quitadamo, si sono formati all’interno di banche d’affari prestigiose, Morgan Stanley, Lehman Brothers e Merrill Lynch, contesti internazionali serviti come punto di partenza per costruire un sistema di relazioni alternativo.

Presentata nei giorni scorsi a Roma, ActingForward, si propone come un’associazione no-profit, e svincolata da appartenenze o tendenze politiche.

Un network che guarda ai giovani professionisti che lavorano nei principali centri economico-finanziari del mondo, 

Cosentino, manager nel team Corporate & Finance di Ernst & Young, presenta la sfida:


«Ben consapevoli delle sfide che ci aspetteranno in Italia nei prossimi anni, siamo però convinti che si possa ancora credere in questo Paese. Proprio da questa convinzione nasce la volontà di fare rete e impegnarsi guardando al futuro»

Seguono le parole di Edoardo Palmisani, project leader in Boston Consulting Group:
 

«L’obiettivo di ActingForward è creare una rete di giovani professionisti nei principali centri finanziari del mondo. Vorremmo essere un ponte tra tutti quei professionisti che condividono i principi guida della nostra associazione. Indipendentemente dalla loro posizione geografica e dal loro luogo di lavoro».

Diffondere la cultura finanziaria, puntare a creare una generazione di professionisti. Per fare questo ActingForward intende organizzare dibattiti, tavole rotonde, promuovere progetti di mentorship e borse di studio per studenti meritevoli. L’evento inaugurale ha subito tradotto le gli intenti in una prima tavola rotonda, intitolata «Perché credere ancora nei giovani e nell’Italia».

Un’occasione servita per raccogliere testimonianze e suggerimenti da parte di luminari e professionisti del settore, concordi nella necessità di voltare pagina, di abbandonare la finanza relazionale in luogo di un modo di fare rete etico.