Alimentazione

Cosa succede a chi non mangia pasta per una settimana? Ecco la risposta

Luca Macaluso - 10 febbraio 2020

Eliminare la pasta dalla dieta fa bene o male? Vediamo cosa ne pensano gli esperti.

Cosa succede al corpo umano se si smette di mangiare la pasta? Una domanda oggi molto importante per via di una autentica moda che si va diffondendo. La pasta in Italia è considerata la regina della tavola. La tradizione italiana ha nella pasta il principale alimento. Ma oggi, con la moda delle diete, molti individui la evitano anche per periodi lunghi. Perché questa moda sta prendendo piede e cosa rischiamo quando cancelliamo la pasta dalla dieta?

Questione di carboidrati

L’alimentazione deve essere sempre bilanciata, questo è un dato di fatto. Tutti gli alimenti fanno bene perché apportano sostanze nutrienti, ma occorre usare le giuste quantità, i giusti abbinamenti e non esagerare.

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Anche nelle diete dimagranti, occorre prestare attenzione ad eliminare qualcosa dall’alimentazione, perché non sempre si ottengono risultati sperati ed svolte, anziché fare bene, si commettono errori grossolani che danneggiano l’organismo negli ultimi anni i carboidrati stanno raggiungendo i grassi come sostanza da evitare mentre si mangia. La pasta è ricca di carboidrati e chi sceglie di eliminarla dalla dieta, linfa per ridurre il contenuto di carboidrati che mangia.

Molte diete sono indirizzate verso una drastica riduzione dei carboidrati. Ma occorre prestare attenzione, soprattutto se si adotta questa pratica nel lungo periodo. Studi scientifici hanno dimostrato che il tasso di mortalità aumenta negli individui che assumono carboidrati in misura erronea.

Lo studio sottolinea che se i carboidrati ingeriti forniscono il 70%o più delle calorie quotidiane, oppure se ne forniscono il 40% o meno, sale esponenzialmente il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Occorre in parole povere bilanciare il consumo di carboidrati, perché non assumerne proprio equivale ad assumerne tanti in quanto a tasso di mortalità.

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Quali rischi si corrono a non mangiare pasta?

Eliminare del tutto la pasta (ma anche il pane), se si vuole perdere peso magari sortirà pure l’effetto desiderato, ma anche una sola settimana di utilizzo di questa prassi può essere pericoloso. Il perdere peso dovuto alla dieta a zero carboidrati non produce la perdita di grasso, ma di liquidi.

I carboidrati sono la principale fonte di energia per l’organismo, e soprattutto per il cervello. Azzerare i carboidrati da una dieta può annebbiare il cervello, portandolo allo stadio che raggiunge quando si ha l’influenza. In pratica, si rende meno energetico il nostro organismo, abbassandone le prestazioni.

I carboidrati hanno importanti funzioni

Tra le funzioni dei carboidrati c’è quella della induzione della sintesi della serotonina. Questo altro non è che il neurotrasmettitore della serenità e della tranquillità. In pratica, eliminare la pasta può agitare un organismo e togliergli il senso di sazietà, con il concreto rischio di mangiare di più le cose che la dieta consente.

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Molti studi sottolineano e confermano come sono le calorie in eccesso e non i carboidrati a causare l’obesità. La pasta dà un maggiore senso di sazietà e lo da più a lungo. Se la porzione è corretta e il condimento non è troppo calorico, un piatto di pasta può avere un contenuto di calorie moderato.

Il problema quindi non è la pasta in quanto tale, quanto piuttosto il condimento della stessa. La pasta, se condita nelle modalità giuste, contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e addirittura pure il peso. La pasta infine, favorisce il metabolismo e cancellarla dalla dieta può provocare stipsi.

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