I bambini usano troppo spesso lo smartphone: un gruppo di genitori statunitensi corre ai ripari e chiede una legge per vietarne la vendita ai minori di 13 anni.
Che i bambini sempre più spesso utilizzino smartphone, tablet e dispositivi vari nella loro quotidianità è ormai cosa nota. E anzi, l’età in cui le nuove generazioni fanno il loro ingresso nell’universo della tecnologia si abbassa sempre di più.
D’altronde, in molti casi sono proprio i genitori a non dare il buon esempio ed è ovvio che, vedendo mamma e papà sempre al telefono o a scrivere messaggini su WhatsApp, anche i figli vogliano fare altrettanto. E purtroppo, i genitori sono spesso troppo permissivi e assecondando i capricci dei propri bambini, permettendogli di trascorrere anche diverse ore giocando con il proprio smartphone o tablet.
Eppure da tempo i medici mettono in allerta i genitori, cercando di dissuaderli da questo tipo atteggiamenti lassisti. I problemi e le possibili conseguenze per i bambini in seguito a un eccessivo utilizzo di dispositivi tecnologici sono numerosi. Soltanto pochi mesi fa degli oftalmologi del College of Medicine della Chung Ang University Hospital di Seul hanno lanciato l’allarme
"Via smartphone e tablet dalle mani dei bambini. Rischiano la sindrome da occhio secco".
La sindrome da occhio secco è una patologia che può colpire anche i bambini più piccoli se utilizzano a lungo i cellulari, soprattutto se vivono in città e trascorrono quindi poco tempo all’aria aperta. Problema che però può essere «curato» con quattro settimane di astensione da smartphone e tablet.
Ma i rischi per la salute dei bambini che trascorrono le loro giornate stringendo tra le mani uno smartphone sono molti di più, come problemi di attenzione perdita di memoria, solo per citarne alcuni.
Ecco perché un gruppo di genitori statunitensi ha deciso di dire basta e di intervenire direttamente sulla questione. Ecco cosa hanno fatto.
Negli Stati Uniti, in particolare nello stato del Colorado, un gruppo di genitori ha deciso di intervenire chiedendo l’introduzione di un divieto di vendita di smartphone e tablet se destinati a essere utilizzati da bambini.
Questa squadra di mamme e papà sottoporrà quindi agli elettori una legge che imponga ai negozianti di non vendere dispositivi tecnologici ai più giovani e anche a quegli acquirenti che dichiarano di volerli acquistare per ragazzini con meno di 13 anni.
Questa iniziativa, chiamata Difesa dell’infanzia naturale, è stata portata avanti dal gruppo Parents Against Underage Smartphones (Genitori contro gli smartphone ai minorenni) e richiede la raccolta di almeno 300mila firme per poter portare il testo di legge al voto nel 2018. Ideatore del progetto è Tim Farnum, medico anestesista e padre di 5 figli, secondo il quale i bambini che utilizzano troppo lo smartphone
"Passano dall’essere estroversi, energici, interessati al mondo e felici, all’essere solitari".
In effetti, molti medici concordano sul fatto che una massiccia presenza della tecnologia nella vita dei bambini, soprattutto dei più piccoli, possa portare a problemi di attenzione, perdita di memoria e disturbi del sonno. Inoltre, i ragazzini diventerebbero più aggressivi, e perderebbero interesse per le relazioni sociali e il mondo esterno, dal quale finirebbero per non ricevere più stimoli.
Ecco perché i bambini non dovrebbero trascorrere le loro giornate fissando uno schermo, ma giocando all’aria aperta ed esplorando il mondo che li circonda. Per aiutare i genitori in questo, alcuni pediatri americani hanno stilato una breve guida con poche ma semplici regole sull’utilizzo di smartphone e tablet da parte dei bambini.
Pochi mesi fa i medici dell’Accademia Americana di Pediatria hanno elaborato una serie di regole per un corretto utilizzo di Tv, smartphone, tablet e video-giochi da parte dei bambini. Questo per evitare interferenze «tecnologiche» con i normali processi di sviluppo e apprendimento di bambini e adolescenti.
Le raccomandazioni, rivolte ovviamente ai genitori, sono divise per in base all’età del bambino:
