Reddito di emergenza: presto al via il nuovo decreto ristori

Ancora emergenza, ancora uno scostamento di bilancio e nuovi aiuti a famiglie, lavoratori e imprese.

Ed alla fine chi riponeva speranze riguardo ad un nuovo reddito di emergenza sarà accontentato. È ciò che emerge dalle ultime dichiarazioni del Premier Mario Draghi e dal suo predecessore e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

Infatti, continua lo stato di emergenza, prosegue la crisi Covid e il governo deve proseguire a sostenere imprese, famiglie e lavoratori. Così si torna a parlare di nuovi aiuti, anche di nuove mensilità del reddito di emergenza. La popolare misura destinata a quelle famiglie e quei singoli che maggiormente si trovano in stato di disagio reddituale.

Occorrono altri soldi, almeno 10 miliardi di scostamento di bilancio

Sono serviti due decreti «Festività» per segnare una nuova pagina di regole restrittive per via della recrudescenza dei contagi di quella che a tutti gli effettivi è la quarta ondata Covid. Misure restrittive che hanno colpito soprattutto i no vax, o meglio, quelli senza vaccino.

Ma le chiusure delle discoteche, delle sale da ballo e il turismo colpito dai nuovi limiti, costringono all’intervento. Perché se è vero che le limitazioni riguardano molto di più i no vax, è altrettanto vero che le conseguenze le pagano anche le attività costrette a lavorare a regimi sostanzialmente ridotti.

E si pensa ad un nuovo decreto Ristori. Magari cambiando il nome, ma a tutti gli effetti un nuovo decreto con nuovi ristori per tutte le categorie, che in questi mesi stanno pagando un conto salatissimo da questo perdurare della pandemia. Necessario prevedere uno scostamento di bilancio. E sarebbe l’ennesimo di questi mesi di crisi tanto sanitaria che economica.

Deve partire subito la nuova tornata di aiuti, compreso il reddito di emergenza

Come anticipato in premessa, è stato l’ex Premier Conte a parlare di un nuovo decreto emergenziale. «Inutile indorare la pillola, il Covid sta dando il suo colpo di coda e quando si chiedono sacrifici bisogna anche dare: il governo deve fare la sua parte e il M5s non transige su questo». Sono queste le parole del leader grillino che poi ha parlato della necessità di «interventi massicci e un nuovo scostamento di bilancio per dare ristori».

Lo scostamento di bilancio nell’ordine di 10 miliardi di euro deve essere fatto anche celermente. Infatti il 24 gennaio è la data di partenza dei lavori sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Inutile dire che lo scostamento deve essere deliberato e valutato dal parlamento prima di tale data.

E perfino Draghi spinge a considerare assolutamente fattibile sia lo scostamento che i nuovi aiuti, compreso il Reddito di emergenza. «Il Governo continuerà ad essere impegnato su questo fronte» - sono queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi. E visto il precedente esborso del governo per il reddito di emergenza, che per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre è costato 1,2 miliardi di euro, la misura non dovrebbe essere difficile da prorogare nel 2022.