Le migliori app che potrebbero salvarti (o migliorare) la vita

Tutte le applicazioni che consentono in qualche modo di agevolare la vita quotidiana dei suoi utenti

Moltissime sono le app che possiamo scaricare sui nostri dispositivi mobili, cellulari, tablet o Smartwatch, ma ci sono alcune applicazioni che possono in qualche modo agevolarci la quotidianità o addirittura salvarci la vita.

Personal Safety: l’App che chiama i soccorsi in caso di incidente

Ideata da Google e per il momento disponibile solo sui cellulari Pixel, riservati al pubblico degli Stati Uniti, è Personal Safety. Questa applicazione è in grado di rilevare, da sola, se c’è stato un incidente utilizzando solo i sensori dell’acceleromerto e del microfono presenti nello smartphone.

Appena l’app avrà rilevato un incidente, essa emanerà un suono molto forte, preceduto da una vibrazione. Se l’utente sta bene, e non ha quindi bisogno di aiuto, dovrà disabilitare il segnale di allarme premendo un tasto apposito che comparirà sullo schermo o con un comando vocale. L’applicazione chiederà conferma una seconda volta, della buona salute dell’utente, che dovrà di seguito condividere cosa è successo, in modo da migliorare le prestazioni dell’applicazione.

Se, invece, in caso di incidente grave, l’utente non disabilita il segnale d’allarme, verrà inoltrata la chiamata al 911. L’app darà la possibilità di far intervenire sul posto i vigili del fuoco, i soccorsi medici o la polizia. Inoltre sarà in grado di fornire l’esatta posizione in cui si trova l’utente, in modo da agevolare i soccorsi. In Italia, i telefoni dotati di Pixel, saranno disponibili solo a partire dal prossimo anno, 2020.

Kimap: l’App che aiuta i disabili a spostarsi più facilmente

Ideata da una startup italiana, la Kinoa originaria di Firenze, è Kimap, un’app di navigazione molto intelligente che è in grado di aiutare i disabili, sulla sedia a rotelle, di muoversi con più facilità su strade, marciapiedi o all’interno di alcuni edifici.

Ad oggi sono state mappate, grazie all’aiuto della comunità creata dagli utenti, una percorso di oltre 200km composto da: strade, palazzi e marciapiedi. L’applicazione viene usata non solo in Italia , ma anche in Spagna, in Portogallo, in Inghilterra, in Cina e negli Stati Uniti.

Wall Of Life: l’App per aiutare i ragazzi autistici a fare la spesa

Si chiama Wall Of Life, l’applicazione creata appositamente per la comunità sociale «i corrieri dell’oasi» . Questa app disponibile solo sul dispositivo Kinect, aiuterà i bambini e i ragazzi con problemi dello spettro autistico, a compiere una serie di attività giornaliere, come il fare la spesa. I ragazzi, potranno allenarsi in un luogo controllato, mentre i medici potranno vedere se ci sono dei progressi.

Autodoc club: l’applicazione per riparare l’auto da soli

È uscita da pochi giorni sugli store, l’app di Autodoc club, che consente agli automobilisti di ricevere delle informazioni sulla propria auto. Infatti in questa app, si potranno trovare informazioni su ogni modello e ogni marca di automobili.

Sull’app ci sono anche dei video e dei manuali, molto utili per chi desidera cambiare dei pezzi della propria auto, come le pastiglie dei freni, le spazzole dei tergicristalli, i cuscinetti delle ruote e molto altro.
Inoltre, è possibile segnare, sull’app, tutti gli interventi effettuati, le spese per il carburante e il cambio dell’olio.
L’applicazione da anche la possibilità di chattare con degli esperti e ricevere in poco tempo una risposta.

Cradle: l’app che è in grado di capire se ci sono malattie oculari

Nata all’ Allabayuor University, di Wao in Texas, l’app per smartphone di nome Cradle ( computer - assisted detector Of leukocoria). Questa applicazione è molto utile per poter individuare se l’occhio ha un riflesso biancastro, noto in campo medico come Leucocoria, una macchia bianca che è sintomo di malattie dell’occhio molto gravi.

Questa app, disponibile sia per i dispositivi Android che iOS, è stata testata su 53 mila foto di 40 bambini e ha rivelato che 16 di loro, avevano questo problema. L’applicazione non è stata riconosciuta dal presidio medico americano, viene quindi consigliato di rivolgersi al proprio medico oculista, per avere una diagnosi più sicura.

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