Il 59% delle case popolari a Bologna è assegnata a stranieri, Fdi pubblica i nomi degli occupanti

Un video su Facebook di due politici di Fratelli d’Italia scatena la polemica.

Case popolari assegnate a cittadini stranieri a Bologna, la polemica monta feroce. Ormai siamo in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative in Emilia Romagna. Il 26 gennaio ci saranno le Regionali e sul tema immigrati si inizia già a delineare lo scontro probabilmente più importante tra centrodestra e centrosinistra. L’argomento del giorno, che ha riempito i social e che ha generato molto traffico in quanto a commenti è l’assegnazione di case popolari a cittadini stranieri.
Alcuni esponenti di Fratelli d’Italia hanno postato un video su Facebook in cui mostrano i campanelli ed i citofoni di molte case dell’Acer, che sono state assegnate a stranieri. Nomi e cognomi degli intestatari che sono finiti sui social e che hanno riscontrato la contestazione da parte del Partito democratico che sottolinea come il comportamento dei rappresentanti del partito di Giorgia Meloni sia un incitamento all’odio.

Cosa succede a Bologna

Telecamere che inquadrano campanelli con i nomi, naturalmente stranieri, di inquilini delle case popolari. Questo il video che Galeazzo Bignami e Marco Lisei, rispettivamente parlamentare e consigliere comunale di Bologna, in forza a fratelli d’Italia, sono i politici che hanno realizzato il video che naturalmente è finito in rete e sui social network.
Claudio Mazzanti, esponente del Partito democratico e capogruppo Pd in consiglio comunale a Bologna, parla di metodo che incita all’odio, in riferimento a quanto fatto dai due rappresentanti di FdI. Anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola ha voluto commentare quello che è diventato un video virale, sottolineando come i criteri di assegnazione delle case popolari nel capoluogo di Regione dell’Emilia Romagna, sono in base al reddito e non in base al colore della pelle.
La polemica è servita quindi, perchè resta il fatto che il filmato pubblicato su Facebook da Bignami e Lisei, che sono due avvocati, è un attacco frontale ai criteri di assegnazione delle case della Acer, case di edilizia pubblica residenziale.

I numeri di Fratelli d’Italia

Il post ed il video è accompagnato da numeri che criticano l’operato dell’amministrazione comunale di centrosinistra a Bologna.
Stando a ciò che emerge, circa il 59% delle case popolari sono assegnate a cittadini stranieri. Razzismo al contrario, questo ciò che dicono i rappresentanti di Fratelli d’Italia che parlano di discriminazione per gli italiani.
Nel video si vedono i due politici emiliani che passeggiando tra i rioni sedi delle case popolari a Bologna, inquadrano i campanelli che nella stragrande maggioranza dei casi sono di cittadini stranieri e commentano il tutto dicendo che gli italiani sono penalizzati dal metodo di assegnazione usato dal Comune.
Bignami nel video, legge i nomi a voce alta e commenta: «Ci diranno che stiamo violando la privacy, ma non ce ne frega assolutamente nulla, perché se stai in un alloggio popolare e c’è il tuo nome sul campanello bisogna che ti metta nell’ottica che poi qualcuno può andare a vedere».