Chi era Dalida: biografia, film, canzoni, vita privata e morte

Dalida rivive nel film di Rai Uno con Sveva Alviti, ma chi era davvero Dalida? Biografia, canzoni, curiosità e amori della cantante italo-francese, morta suicida nel 1987.

Chi era Dalida? La vita, i successi e la morte della cantante italo-francese sono raccontanti nel film “Dalida” in onda stasera 15 febbraio su Rai Uno. Biografia, canzoni più famose e vita sentimentale e privata di una delle cantanti più amate e omaggiate dei nostri tempi.

Dalida è stata una cantante e attrice di enorme successo ed è morta esattamente 30 anni fa. L’omonimo film Dalida del 2017 con Sveva Alviti nei panni di Dalida e Riccardo Scamarcio nel ruolo del fratello manager Orlando, è stato accolto benevolmente in Francia e si prepara a conquistare anche il pubblico italiano che ancora non conosce Dalida e non sa quali sono i suoi film e le canzoni più belle e famose.

Dalida, in onda stasera su Rai Uno, racconta tutto il percorso artistico e personale della cantante dalla nascita, al successo, fino alla depressione che l’ha portata al suicidio a poca distanza dalla morte di Luigi Tenco (Alessandro Borghi nel film), con cui probabilmente aveva una relazione.

Alla sceneggiatura del film, scritto e diretto da Lisa Azuelos, ha contribuito il fratello di Dalida, qui interpretato da Scamarcio. Dalida è un film che ben si attiene alla realtà dei fatti, alla personalità e alla storia di Dalida, artista che con oltre 170 milioni di dischi venduti in tutto il mondo è un’icona della musica e dell’arte dagli anni 50 agli anni 80. Il film con Sveva Alviti, però, non è l’unico in cui la figura di Dalida viene indagata in TV: nel 2005 Sabrina Ferilli ha interpretato la cantante nella mini-serie TV di Canale 5 “Dalida”.

Se fate parte di quel pubblico che non sa chi era Dalida o vuole saperne di più sulla sua biografia e le sue canzoni dopo aver visto il film su Rai Uno qui trovate tutte le informazioni e le curiosità su vita professionale e privata, amori, frasi, canzoni e film di Dalida: ecco chi è stata e tutta la vera storia di Dalida dai primi successi fino alla tragica ma non inaspettata morte a Parigi nel 1987.

Chi era Dalida: biografia, film e canzoni

Dalida, nome d’arte di Iolanda Cristina Gigliotti, nasce nel 1933 in Egitto, in una grande comunità italiana alle porte del Cairo, da genitori originari di Serrastretta (Catanzaro). Dalida è la seconda di 3 figli (Orlando e Bruno) e il padre Pietro era primo violino al Teatro dell’Opera del Cairo.

Nata strabica, Dalida si sottopone da piccola a diverse operazioni chirurgiche e a 17 anni partecipa a Miss Egitto, trampolino di lancio per il mondo del cinema. Dopo aver preso parte a 3 film in Egitto (La regina delle piramidi, La maschera di Tutankhamon e Un bicchiere, una sigaretta), Dalida tenta la fortuna in Europa e si trasferisce a Parigi nel 1954, da lì a qualche anno patria della Nouvelle Vague.

Il nome d’arte scelto all’inizio da Iolanda Gigliotti è Dalila, dal film Sansone e Dalila, poi cambiato in “Dalida” (su consiglio dello scrittore Albert Machard). Con il nome di Dalida registra il suo primo disco su vinile con la versione francese della canzone “Barco negro”, ma la popolarità le viene data dalla canzone “Bambino” (traduzione del brano napoletano “Guaglione”) con cui Dalida vince il disco d’oro e viene soprannominata “Mademoiselle Bambino”.

Dalida incide numerose cover da canzoni di successo e vince l’Oscar per la canzone per due anni consecutivi nel 1961 e nel 1962. Fu anche la prima donna a vincere il disco di platino per gli oltre 10 milioni di dischi venduti e la prima a essere insignita della medaglia della Presidenza della Repubblica francese.

Resta famoso il Tour de France 1964 in cui Dalida cantò più di 2000 canzoni lungo tutto il percorso.

Dalida ha interpretato in francese Luigi Tenco, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Mina (“Parole Parole” in coppia con Alain Delon). Per quanto riguarda le canzoni in italiano, Dalida ha riproposto brani noti come “Bang Bang”, “La speranza è una stanza” di Paolo Conte, “Un uomo vivo” di Gino Paoli e “Ciao amore ciao” di Tenco. Il repertorio di Dalida vanta altre grandi hit come “Gli zingari”, “Ascoltami”, “Oh Lady Mary”, e “I ragazzi del Piero”.

Nel 1965 Dalida recita in Ménage all’italiana con Ugo Tognazzi e Paola Borboni.

Chi era Dalida: vita privata e amori

Dalida nel 1961 sposa Lucien Morisse, direttore di Radio Europe 1 conosciuto 6 anni prima, ma i due divorziano un mese dopo, quando Dalida si innamora di Jean, un giovane pittore con cui intraprende una breve relazione. Con Lucien Dalida mantiene buoni rapporti e, alla notizia del suicidio di lui nel 1970, sprofonderà in un periodo di grande dolore.

Nella vita di Dalida arriva, nel 1966, Luigi Tenco. I due collaborano artisticamente e partecipano insieme alla 17^ edizione di Sanremo con la canzone “Ciao amore ciao”, ma vengono eliminati in finale.

Dalida e Tenco sono considerati una coppia anche nella vita privata, ma per alcuni si tratta di una trovata pubblicitaria della casa discografica. La “leggenda” vuole che sia stata Dalida a trovare Luigi Tenco morto nella stanza dell’albergo subito dopo Sanremo, ma un’altra versione della storia racconta che Dalida fosse già tornata a Parigi quando il corpo di Tenco viene trovato senza vita.

In seguito alla morte di Tenco e al suo primo tentativo di suicidio Dalida inizia una relazione con uno studente di 22 anni di nome Lucio e resta incinta. Decide di abortire ma deve farlo in modo clandestino perché in Italia al tempo non è ancora legalizzato l’aborto. Dopo l’intervento Dalida non può più avere figli e ciò le causa una sofferenza immensa.

Altre figure maschili costelleranno gli ultimi anni di vita della cantante: il filosofo Arnaud Desjardins, Richard Chanfrray e il medico Francois Naudy, tutti morti suicida.

Chi era Dalida e com’è morta

Dalida è stata un’icona della musica negli anni 50 e 60, amata e apprezzata in tutto il mondo. Ma come tanti artisti di grande fama anche lei soffriva di depressione. Decisivo il suo incontro con Luigi Tenco nel 1966 con cui incide “Bang Bang” e tenta Sanremo con la canzone “Ciao amore ciao”.

Quell’edizione del Festival, tristemente ricordata per il suicidio del cantautore la cui vicenda rimane intrisa di mistero e leggenda, è una parentesi tragica anche per la vita di Dalida, che tornata a Parigi tenta il suicidio nell’albergo dove prima della kermesse aveva soggiornato con Tenco. Fu salvata dall’intervento di una cameriera.

Nei primi anni settanta Dalida compie una serie di viaggi in Nepal come percorso di ricerca interiore; gli anni successivi ottiene numerosi riconoscimenti artistici, ma la cantante non riesce a trovare la serenità e il male di vivere si ripresenta nel 1977, quando tenta nuovamente di togliersi la vita.

Fatale per lei il ruolo di Saddika nel film Le sixieme jour, in cui Dalida si immedesima a tal punto nella tragedia della protagonista da non essere capace di uscire dal personaggio.

Nel 1987 la depressione ha la meglio su Dalida: tutti i ricordi di vita vissuta e le vicende delle persone che le sono state accanto la portano ad andare in overdose di barbiturici. Dalida muore, così, nella notte tra il 2 e il 3 maggio 1987. Accanto al corpo fu trovato un biglietto con scritto: Pardonnez-moi, la vie m’est insupportable (“Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”).