Arriva il 2 novembre “Gli orologi del diavolo”, la nuova fiction Rai con Beppe Fiorello

Suspense e azione nella serie ispirata alla vera storia di Gianfranco Franciosi, il meccanico infiltrato tra i narcotrafficanti

Girato tra Spagna e Italia, arriva in televisione la serie ispirata alla storia di Gianfranco Franciosi, meccanico navale che, contattato da pericolosi narcotrafficanti, per costruire barche da adibire al trasporto della droga, decide di collaborare con la polizia, e diventa il primo infiltrato civile nel mondo dello spaccio di cocaina.

Prima puntata lunedì 2 novembre su Rai 1

La prima puntata, di questa nuova fiction, andrà in onda lunedì 2 novembre alle ore 21:25 su Rai 1, e proseguirà per altre tre settimane. Il protagonista principale sarà Giuseppe Fiorello, che interpreterà il ruolo di Marco Merani, il personaggio la cui storia è ispirata alle vicende di Gianfranco Franciosi.

Accanto a lui Nicole Grimaudo, nei panni di Flavia, la moglie di Marco, e Claudia Pandolfi, che interpreterà Alessia, la donna che si avvicinerà a Marco, dopo la fine del suo matrimonio con Flavia.

Anticipazioni della prima puntata

Nella prima serata conosceremo la figura di Marco, abile motorista nautico. Tra i suoi migliori clienti c’è un uomo romano, soprannominato “Polverone” , che verrà assassinato.

Solo dopo l’omicidio, Marco scoprirà che in realtà, i gommoni che gli venivano commissionati, non servivano per trasportare clienti dediti alle immersioni, ma erano i mezzi usati dai narcos per trasportare la droga.

Una scoperta che lo sconvolgerà e che cambierà la sua vita, quando, dopo aver informato la polizia, diventerà infiltrato tra i narcotrafficanti.

Gianfranco Franciosi il primo civile infiltrato tra i narcotrafficanti

Nella ricostruzione storica, agli inizi degli anni duemila, Gianfranco Franciosi fu contattato da Giuseppe Valentini, detto Tortellino , che gli commissionò diversi gommoni da 30/40 posti.

Consegnate le imbarcazioni, fu regolarmente pagato. Solo qualche mese dopo scoprì l’identità dell’uomo, ascoltando al telegiornale la notizia del suo omicidio. Franciosi allora si rivolse alla polizia raccontando i dettagli dell’incontro con Valentini.

Dopo tre anni, l’uomo fu raggiunto nel suo cantiere da tre narcos, che gli commissionarono un gommone da 300 mila Euro, pagando un anticipo, in contanti, di 50 mila Euro.

Preparata l’imbarcazione, allestita anche con microspie posizionate dalla polizia, i narcos ne richiesero un’altra, e quando si resero conto che l’uomo era anche un ottimo pilota, lo ingaggiarono per i loro traffici illeciti.

Franciosi, d’accordo con la polizia, accettò, e dopo una serie di peripezie, compresa anche la detenzione per 7 mesi in un carcere francese, riuscì ad aiutare le forze dell’ordine nel sequestro di una nave carica di 12 tonnellate di cocaina e a far arrestare il boss spagnolo. Minacciato dalla criminalità, oggi vive sotto protezione.