TV e Spettacoli

Enrico Brignano incanta il pubblico del Teatro Team di Bari con il suo «Un’ora sola vi vorrei…»

Costantino Ferrulli - 19 novembre 2021

Il comico romano torna in Puglia con la sua tourneé. Oltre due ore di risate ma anche riflessioni sulla pandemia e sulla questione vaccini

Ci sono voluti quasi due anni, questo spettacolo era inizialmente in programma per il mese di aprile del 2020, ma finalmente Enrico Brignano è salito sul palco del Teatro Team di Bari, per il suo show «Un’ora sola vi vorrei…». È stato lo stesso comico romano a ricordarlo al pubblico, presente numeroso in sala per la prima, delle quattro serate nel capoluogo pugliese.

«Grazie per la vostra pazienza, c’è gente che ha acquistato il biglietto del 2019 e finalmente riesce a vedere questo spettacolo. Del resto, come si dice, pagare moneta vedere cammello», le sue parole conclusive dopo oltre 2 ore e mezza di spettacolo con i suoi monologhi, intervallati da brevi esibizioni di sei ballerini e tre cantanti.

Enrico Brignano ai No vax: «Vaccinatevi e prendetevi le vostre responsabilità»

Di fronte ad un pubblico che dopo il lockdown è potuto tornare ad occupare tutti i posti in sala, visto che le capienze dei teatri sono tornate al 100%, dotato di mascherina e che, all’ingresso ha regolarmente esibito il Green Pass, il 55enne, showman romano ha portato in scena uno spettacolo che sfida e rincorre il tempo, tra ricordi del passato, e chiari riferimenti all’attuale presente.

Tra gli applausi scroscianti degli spettatori, nella prima ora, Brignano ha parlato di vaccini, No vax, No Green Pass, pandemia e lockdown. Il comico, con la sua ironia, non le ha mandate a dire, sensibilizzando tutti a vaccinarsi, ricordando, in chiave ironica, i mesi passati in casa, tra lievito di birra, diventato introvabile, e la sbornia delle serie TV e dei programmi televisivi, dalla dottoressa schiacciabrufoli al dottor Nowzaradan di Vite al limite, un «mix tra Romano Prodi e Al Bano».

In un periodo in cui non si può più dire “Siamo grandi e vaccinati”, ma solo “Grandi”, Enrico Brignano ha ricordato le siringhe di penicillina della sua infanzia e il vaccino antivaiolo inoculatogli durante il servizio militare, senza che nessuno si preoccupasse di cosa fosse contenuto, semplicemente perché "ci si fidava della scienza”. Ma soprattutto ha ricordato, a chi non vuole vaccinarsi, i morti della pandemia lanciandogli un chiaro messaggio: “Vaccinatevi e prendetevi le vostre responsabilità”.

L’amore, i problemi di coppia e la sua nuova paternità, nella seconda parte dello show

La seconda parte dello show è stato un viaggio dai sumeri, passando per l’amore e i problemi della coppia nella storia, fino alla recente nascita del suo secondogenito Niccolò, avuto con la sua compagna Flora, nello scorso mese di luglio.

Il comico ha raccontato i momenti precedenti al parto, con le incombenze del suo essere padre e i momenti successivi alla nascita, quando, di fronte a nonne e zie, una sua parola da uomo, come aprire la finestra con 40 gradi di temperatura, veniva tacciata come una eresia.

Dopo oltre due ore di risate, è arrivata la dolce conclusione con la poesia scritta per la nascita di suo figlio Niccollò a cui, insieme alla figlia Martina, di 4 anni, e dedicato l’intero show. Enrico Brignano si esibirà ancora al Teatro Team di Bari nei giorni 19, 20 e 21 novembre, prima di proseguire la sua tournée in altre città d’Italia.

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