La pensione di reversibilità è una prestazione che spetta ai familiari superstiti quando viene a mancare un pensionato. Anche se il primo beneficiario della misura è sempre il coniuge (anche nel caso sia separato legalmente ed in alcuni casi anche nel caso sia divorziato) possono fruire della misura anche i figli, i nipoti, i genitori, i fratelli e le sorelle del defunto. Ci soffermeremo, in questo articolo, sulla pensione ai superstiti per fratelli e sorelle.
Come abbiamo detto la pensione di reversibilità viene liquidata sempre al coniuge superstite, quando quest’ultimo esiste.
Ci sono casi, infatti, in cui il pensionato venuto a mancare sia vedovo o, ancora, casi in cui il coniuge superstite non sia in possesso del diritto a ricevere la prestazione.
In questi casi, quindi, la pensione di reversibilità a quali familiari spetta?
I titolari del diritto alla prestazione sono nell’ordine: figli e nipoti (equiparati se minorenni), genitori, ed infine fratelli e sorelle.
Ai fratelli e le sorelle, quindi, il diritto a richiedere il trattamento ai superstiti spetta solo nei seguenti casi:
In sostanza, quindi, possono richiedere la misura i fratelli e le sorelle solo quando non siano presenti altri familiari che ne hanno diritto.
Ma non basta. I fratelli e le sorelle hanno diritto alla prestazione previdenziale sono se sono in possesso di determinati requisiti, ovvero:
In sostanza, quindi, per avere diritto alla pensione di reversibilità per fratelli e sorelle i requisiti sono molto rigidi e, quindi, non è facile rientrare nella possibilità di richiedere tale misura.
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