Case popolari assegnate a cittadini stranieri a Bologna, la polemica monta feroce. Ormai siamo in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative in Emilia Romagna. Il 26 gennaio ci saranno le Regionali e sul tema immigrati si inizia già a delineare lo scontro probabilmente più importante tra centrodestra e centrosinistra. L’argomento del giorno, che ha riempito i social e che ha generato molto traffico in quanto a commenti è l’assegnazione di case popolari a cittadini stranieri.
Alcuni esponenti di Fratelli d’Italia hanno postato un video su Facebook in cui mostrano i campanelli ed i citofoni di molte case dell’Acer, che sono state assegnate a stranieri. Nomi e cognomi degli intestatari che sono finiti sui social e che hanno riscontrato la contestazione da parte del Partito democratico che sottolinea come il comportamento dei rappresentanti del partito di Giorgia Meloni sia un incitamento all’odio.
Telecamere che inquadrano campanelli con i nomi, naturalmente stranieri, di inquilini delle case popolari. Questo il video che Galeazzo Bignami e Marco Lisei, rispettivamente parlamentare e consigliere comunale di Bologna, in forza a fratelli d’Italia, sono i politici che hanno realizzato il video che naturalmente è finito in rete e sui social network.
Claudio Mazzanti, esponente del Partito democratico e capogruppo Pd in consiglio comunale a Bologna, parla di metodo che incita all’odio, in riferimento a quanto fatto dai due rappresentanti di FdI. Anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola ha voluto commentare quello che è diventato un video virale, sottolineando come i criteri di assegnazione delle case popolari nel capoluogo di Regione dell’Emilia Romagna, sono in base al reddito e non in base al colore della pelle.
La polemica è servita quindi, perchè resta il fatto che il filmato pubblicato su Facebook da Bignami e Lisei, che sono due avvocati, è un attacco frontale ai criteri di assegnazione delle case della Acer, case di edilizia pubblica residenziale.
Il post ed il video è accompagnato da numeri che criticano l’operato dell’amministrazione comunale di centrosinistra a Bologna.
Stando a ciò che emerge, circa il 59% delle case popolari sono assegnate a cittadini stranieri. Razzismo al contrario, questo ciò che dicono i rappresentanti di Fratelli d’Italia che parlano di discriminazione per gli italiani.
Nel video si vedono i due politici emiliani che passeggiando tra i rioni sedi delle case popolari a Bologna, inquadrano i campanelli che nella stragrande maggioranza dei casi sono di cittadini stranieri e commentano il tutto dicendo che gli italiani sono penalizzati dal metodo di assegnazione usato dal Comune.
Bignami nel video, legge i nomi a voce alta e commenta: «Ci diranno che stiamo violando la privacy, ma non ce ne frega assolutamente nulla, perché se stai in un alloggio popolare e c’è il tuo nome sul campanello bisogna che ti metta nell’ottica che poi qualcuno può andare a vedere».