Rimborso abbonamento ATAC: ecco come richiederlo

Vediamo come richiedere il rimborso dell’abbonamento stipulato con ATAC. Ecco la procedura completa

Il Decreto Rilancio del 19 Maggio, ufficializzato già il 13 maggio 2020, dal premier Giuseppe Conte prevede il rimborso dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico: vediamo come richiederlo.

Chi può richiedere il rimborso

Possono fare richiesta tutti i viaggiatori, studenti e lavoratori pendolari, in possesso di un abbonamento ferroviario o di trasporto pubblico locale (autobus, tram, metro) in corso di validità durante il periodo interessato dalle misure restrittive imposte dal governo che non hanno potuto utilizzare, in tutto o in parte, il titolo di viaggio. Durante la quarantena forzata, infatti, sono state varate dal Governo misure di contenimento della pandemia che hanno limitato e sanzionato gli spostamenti ingiustificati dentro e fuori la città.

Motivo del rimborso

Ce lo spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori Ambiente) di Bergamo: «questi provvedimenti, pur doverosi per la salute pubblica, hanno generato numerosi contenziosi tra consumatori e fornitori di servizi, quindi, anche se i mezzi pubblici hanno continuato a circolare durante i mesi di lockdown, si ha diritto al rimborso della spesa per l’abbonamento visto il blocco degli spostamenti». Infatti molte persone non hanno potuto usufruire, in tutto o in parte, del servizio del trasporto pubblico a cui erano già regolarmente abbonati.

Modalità di erogazione del rimborso

Ci sono due modi per ottenere il rimborso dell’abbonamento ATAC:

  • un voucher di importo pari all’abbonamento acquistato, da utilizzare entro un anno dall’emissione
  • il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile utilizzarlo.

Documenti da presentare per la richiesta di rimborso

La richiesta di rimborso va presentata al gestore del servizio di trasporto ferroviario o del trasporto pubblico locale (il vettore), allegando:

  • la documentazione necessaria a provare di possedere il titolo di viaggio di cui si vuole richiedere il rimborso (ad es. la ricevuta fiscale che attesti l’acquisto dell’abbonamento in forma mensile o annuale),
  • un’autocertificazione in cui si dichiara, sotto propria responsabilità, che non è stato possibile utilizzare il titolo di viaggio a causa delle misure restrittive del governo. L’erogazione delle misure dovrebbe avvenire al massimo entro 30 giorni dalla richiesta.

Adiconsum ci aiuta

Nelle sedi Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori Ambiente) è disponibile il fac-simile per la richiesta. A tal proposito consultare il link adiconsum.it.

Il Codacons minaccia la class action se ATAC si oppone al rimborso

Il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) minaccia la class action in favore degli abbonati se ATAC si oppone al rimborso: “gli abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico gestito da ATAC devono essere rimborsati agli utenti, proporzionalmente al periodo in cui gli spostamenti dei cittadini sono stati limitati a causa dell’emergenza coronavirus, attraverso una proroga della durata degli stessi”.

Con riferimento all’ATM (Azienda Trasporti Milanese), più aperta alla strada dei rimborsi, aggiunge: “sempre nel settore dei trasporti anche Alitalia, Trenitalia, Italo e altri operatori hanno disposto rimborsi e voucher in favore dei possessori di biglietti inutilizzati”.

Il presidente dell’Associazione Carlo Rienzi avverte: “Gli abbonamenti annuali o mensili al trasporto pubblico di linea devono essere rimborsati per la parte non goduta dall’utente, che non ha potuto utilizzare bus, metro e tram non per sua scelta ma per la decisione del Governo di vietare gli spostamenti, come forma di contenimento del coronavirus. In base alle norme del codice civile, tale situazione legittima il diritto al rimborso in favore dei consumatori (per impossibilità sopravvenuta), e se ATAC non accetterà di indennizzare i propri clienti attraverso un allungamento della durata degli abbonamenti, sarà inevitabile una class action del Codacons contro l’azienda dei trasporti pubblici a tutela dei cittadini.”

RIFERIMENTO NORMATIVO

Decreto Rilancio (Decreto Legge 19 Maggio 2020, n. 34) recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19» prevede all’art. 215 “Misure di tutela per i pendolari di trasporto ferroviario e TPL (Trasporto Pubblico Locale)” .