Morti sul lavoro 2021: pubblicati dati Inail. Draghi annuncia provvedimenti

Il premier ha affrontato la questione in occasione della conferenza stampa di presentazione del Nadef il 30 settembre, stesso giorno in cui sul sito Inail è stata annunciata la presenza on line degli open data

Quello delle morti sul lavoro è un problema, che soprattutto nell’ultimo periodo, sta diventando esponenziale. Ne ha voluto parlare il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso della sua introduzione della conferenza stampa sulla Nadef del 30 settembre.

Morti sul lavoro, Draghi intervine

«Vorrei - ha detto il capo dell’esecutivo - esprimere il più sentito cordoglio del governo, mio, per i morti sul lavoro che ieri e oggi hanno funestato la scena e l’ambiente psicologico ed economico del Paese. In particolare voglio esprimere la vicinanza ai familiari e ai loro cari».

Il premier ha ricordato gli ultimi morti sul lavoro nominandoli con nome, cognome ed età, uno a uno. «Assume - ha aggiunto - sempre di più i contorni di una strage che continua ogni giorno».

Morti sul lavoro, Draghi annuncia provvedimenti immediati e poi più strutturali

C’è un’unione di intenti generale rispetto alla necessità di prendere una direzione che possa ridurre questa ferita aperta in una Repubblica fondata sul lavoro, come l’Italia è.

«Lunedì - ha chiarito il presidente del Consiglio - intanto abbiamo già avuto un incontro con i sindacati ed è stato molto costruttivo. Siamo tutti lungo la stessa linea di decisione, di pensiero, di politica economica e non economica. C’è un’esigenza di prendere dei provvedimenti immediatamente. Bisogna prendere questi provvedimenti subito, entro la settimana prossima, e poi ci sarà un piano più ampio, più strutturale per affrontare tutti quei nodi ancora irrisolti, le debolezze di un sistema. Lì ci vorrà un pochino più di tempo».

E la direzione pare già tracciate. «Alcune delle strade - ha chiarito il premier - su cui pensiamo di intervenire sono: pene più severe e più immediate, collaborazione all’interno dell’azienda e della fabbrica per l’individuazione precoce delle debolezze nel tema di sicurezza sul lavoro».

Morti sul lavoro 2021, dati Inail per i primi 8 mesi

Sempre in data 30 settembre l’Inail ha pubblicato un consuntivo su infortuni e malattie professionali relativi ai primi otto mesi del 2021. 349.449 sono state le denunce presentate tra gennaio ed agosto, con un incremento del +8,5% rispetto al 2020). In 772 casi si è avuto esito mortale

I dati sulle vittime sul lavoro

Le vittime sul lavoro sarebbero 51 in meno rispetto alle 823 censite tra gennaio ed agosto 2020 con un calo del 6,2%. Tuttavia la nota dell’Inail sottolinea come sia richiesta «cautela» nel confronto «in quanto i dati delle denunce mortali degli open data mensili, più di quelli delle denunce in complesso, sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia da Covid-19, con il risultato di non conteggiare un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio, in particolare relative al mese di marzo 2020. Si fa notare, inoltre, che i decessi causati dal Covid-19 avvengono dopo che è intercorso un periodo di tempo più o meno lungo dalla data del contagio».

Andando a vedere qualche dato più nel dettaglio:

  • Casi avvenuti in itinere da 138 a 152 (+10,1%)
  • Casi in occasione di lavoro da 685 a 620 (-9,5%)
  • Casi in industria e servizi da 721 a 646 (-10,4%)
  • Casi in agricoltura da 70 a 84 (+20%
  • Conto Stato da 32 a 42 (+31,3%)

Rispetto alla collocazione geografica:

  • Sud da 165 a 211
  • Nord Est (da 161 a 167)
  • Centro (da 147 a 150)
  • Nord Ovest(da 299 a 194)
  • Isole (da 52 a 50)

Numeri che restano impressionanti e per i quali gli annunciati interventi si auspicano possano porre un freno.