Crisi di governo: con Draghi out il punto di vista di Fitch e del Guardian

Restano poche ore e poi si conoscerà quello che sarà il destino di un Governo appeso ad un filo ed il destino della leadership dell’attuale presidente del Consgilio

La leadership di Mario Draghi e il Governo di unità nazionale sono appesi ad un filo. C’è ansia a livello italiano ed internazionale di conoscere come si evolveranno le cose. La questione è politica, ma non è un mistero che in questa fase storica le preoccupazioni dei cittadini siano focalizzate su aspetti concreti della quotidianità. Dal caro bollette all’inflazione, passando per le incognite sul futuro energetico.

Crisi di Governo italiana, la visione dall’estero

Tuttavia, la questione è anche sotto la lente d’ingrandimento anche estera. L’Italia è un Paese importante dell’Europa e, piaccia o no, Draghi rappresenta un premier di grande prestigio, benché la sua chiamata sia avvenuta in un contesto emergenziale.

Sta, ad esempio, facendo notizia quanto pubblicato in una nota dall’agenzia di rating Fitch riportata dall’Ansa. Le dimissioni di Mario Draghi vengono viste come l’annuncio di «una maggiore incertezza politica» che non sarebbe superata con le possibili elezioni anticipate. Si ritiene in particolare che «le riforme strutturali» e «il risanamento del Bilancio» diventino «più impegnativi» e dunque più difficili per il Paese.

Il possibile addio di Mario Draghi all’attenzione della stampa straniera

Ma la crisi di governo italiana è finita anche all’attenzione della stampa estera. Nei giorni scorsi il New York Times aveva parlato delle possibili conseguenze della crisi di governo italiana come di «una potenziale calamità per l’Europa». Non sono dissimili i concetti espressi dal The Guardian. Il quotidiano britannico ha parlato di stabilità «insolita» nell’ultimo anno e mezzo di Governo in Italia.

Crisi di Governo, il commento del The Guardian

A Draghi si riconosce di aver presieduto con competenza una compagine governativa, espressione di unità nazionale. Sottolineando come l’Italia sia una democrazia e non una tecnocrazia, il quotidiano ricorda come le elezioni fossero in programma a primavera. Adesso, però, si rischia che l’iter sia accelerato «inutilmente». «Nel contesto - si legge sul The Guardian - di una crisi economica e geopolitica che potrebbe raggiungere il picco quest’inverno, la partenza anticipata di Draghi sarebbe una cattiva notizia per l’Italia e per l’Europa».

Draghi, in particolare, viene considerato come colui il quale avrebbe «mani sicure» in cui l’Italia è, per effetto della sua elevata reputazione a Bruxelles e sui mercati obbligazionari. La prosecuzione della leadership di Mario Draghi sembra un orizzonte che anche all’estero si augurano, considerando che in Italia sono già stati diversi gli appelli affinché l’attuale premier porti a compimento questa legislatura. Non sembra, però, una soluzione facile da avere. Ancora poche ore, però, e gli orizzonti futuri inizieranno a chiarirsi in maniera netta.