Terzo Valico, l’intercettazione tra i dirigenti Cociv: “C’è l’amianto? Non importa, tanto…”

Terzo Valico, intercettazione choc del dirigente Cociv: “C’è l’amianto? Tanto la malattia arriva tra 30 anni..”. Ma a processo attualmente c’è l’attivista No Tav che denunciò le tangenti.

Terzo Valico, un’intercettazione choc scuote l’inchiesta. A quattro mesi dall’esplosione dello scandalo tangenti che ha travolto la Cociv, colpiscono molto le parole pronunciate da uno dei 14 arrestati dello scorso ottobre.

Durante i lunghi mesi di indagini portate avanti dagli uomini della Guardia di Finanza, tante sono state le intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate dalle fiamme gialle. Da una di queste però emergono parole sconcertanti, che aprono scenari inquietanti sull’intera vicenda del Terzo Valico.

C’è l’amianto? Tato la malattia arriva tra trent’anni….

Questa è la frase choc intercettata dai finanzieri e pronunciata da Ettore Pagani, uno degli ex dirigenti della Cociv arrestati nello scorso ottobre. Parole che evidenziano sia come i vertici del consorzio sapessero benissimo della presenza di amianto durante i lavori di scavo, ma soprattutto che del fatto sostanzialmente poco gli interessava.

La presenza di amianto nei lavori del Terzo Valico era stata denunciata da tempo dai No Tav. Il paradosso è che attualmente al processo ci sia l’attivista Antonello Brunetti, che anni fa accusò il Cociv di gestire una rete tangentizia.

L’inchiesta sul Terzo Valico, tra amianto e tangenti

Il Terzo Valico è la così chiamata la linea ferroviaria ad alta velocità in costruzione tra Genova e Tortona. I lavori sono iniziati nel 2013, mentre la chiusura del cantiere è prevista per il 2021, per un costo totale stimato sui 6,2 miliardi complessivi.

Il Terzo Valico è considerata una linea ferroviaria strategica per collegare, sia Torino e Milano che il Nord Europa, al porto di Genova. A gestire tutti gli appalti è stata chiamata la Cociv, un consorzio privato che ha assunto così il ruolo di General Contractor.

Ad ottobre, a seguito dell’inchiesta sui Grandi Appalti, vengono arrestate 14 persone tra dirigenti e imprenditori del Cociv. Le accuse sono corruzione, concussione e turbativa d’asta.

Tra i tanti atti dell’inchiesta spunta ora fuori questa conversazione choc. Ad essere intercettati sono Ettore Pagani, ex dirigente Cociv ora agli arresti, insieme ad un’altra non identificata persona. Il dialogo tra i due è da brividi.

L’interlocutore non identificato parla a Pagani della presenza di amianto, dicendo che al primo operaio che si ammala potrebbe nascere un casino. Questo per l’ex dirigente comunque non sembrerebbe essere un problema, visto che: “ la malattia arriva tra trent’anni”.

Terzo Valico, a processo c’è l’attivista No Tav che denunciò le tangenti

A Genova intanto sta andando avanti un processo che sta assumendo, alla luce dei fatti, dei contorni quasi grotteschi.

Antonello Brunetti è un insegnante di lettere di 72 anni in pensione, da tempo in prima linea nella battaglia dei No Tav. Nel 2013, dopo aver denunciato in una lettera mandata ad un giornale online la rete tangentizia della Cociv, fu dennciato per diffamazione da Michele Longo, ex presidente del consorzio arrestato anche lui ad ottobre.

Longo quindi al momento non può presenziare al processo, così come il principale teste dell’accusa Pietro Marcheselli, agli arresti anche lui come l’ex presidente del Cociv.

Un processo che quindi ora è da intendere sotto tutta un’altra luce, con Brunetti che da accusato potrebbe vestire addirittura le vesti dell’accusatore. Paradossi questi tutti tristementi nostrani.