Michael Schumacher: «Da quasi dieci anni la moglie Corinna prigioniera per proteggerlo»

Il fondatore della Jordan, che lanciò il pilota tedesco nel mondo della F1, racconta la quotidianità della moglie dell’ex ferrarista

Sono passati quasi dieci anni da quel maledetto 29 dicembre 2013 quando, il sette volte campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher, fu vittima di un grave incidente su una pista da sci di Méribel in Francia. Un momento di svago che ha letteralmente cambiato sia la sua vita che quello della sua famiglia.

Dopo l’incidente massimo riserbo sulle sue condizioni di salute

Michael Schumacher, mentre sciava fuori pista, cadde e picchiò violentemente il capo contro una roccia. L’urto fu aggravato dalla presenza di una telecamera sportiva che il campione di Formula 1 indossava: l’asta di supporto perforò il casco andando a danneggiare il cranio. Operato d’urgenza, il pilota tedesco rimase in uno stato comatoso per alcuni mesi, prima di essere trasferito in un centro riabilitativo. Dal settembre del 2014 prosegue la riabilitazione nella propria abitazione, protetto dalla sua famiglia che da allora mantiene il più assoluto riserbo sulle sue condizioni di salute.

La moglie Corinna prigioniera di sé stessa

Accanto a Michael Schumacher, a proteggere la sua privacy, c’è sua moglie Corinna Betsch, con la quale il campione di automobilismo è sposato dal 1995. La donna, da quasi dieci anni, impedisce a giornalisti, fan e curiosi, di interferire nella loro vita familiare, tanto da annullare la propria vita sociale, come se fosse prigioniera di sé stessa.

È stato Eddie Jordan, colui che ha lanciato nel mondo della Formula 1 proprio Michael Schumacher, a raccontare al tabloit britannico the Sun, gli ultimi anni di Corinna. L’irlandese ha riferito che la donna ha stabilito, sin dai primi giorni dopo l’incidente, una regola ferrea che permette di fare visita a suo marito solo ai familiari e a Jean Todt, ex team manager della Ferrari e grande amico di Michael. Anche Jordan, che attualmente è vicino a loro figlio Mick, pilota di riserva della Mercedes, dopo l’esordio in formula 1 nel 2021 con la Haas, non può fare visita all’ex ferrarista.

Anche per il figlio Mick è difficile esprimersi liberamente nel mondo della F1

L’uomo che lanciò Schumacher, quando era ancora una promessa dell’automobilismo, ha spiegato la situazione di Corinna: “Una situazione della quale non si intravedono soluzioni e della quale è prigioniera da quasi dieci anni. Combatte costantemente ogni giorno per mantenere il riserbo sulle condizioni del marito, ma ha praticamente rinunciato a una vita propria”. La donna non va più a feste, pranzi o occasioni pubbliche, perché chiunque la incontri vuol avere notizie sullo stato di salute del marito.

La stessa situazione, di fatto, sta impedendo anche al figlio Mick di esprimersi liberamente, appesantito dal cognome che porta. “Il ragazzo ha un grande talento, ma non è solo questione di cognome, è oggettivamente molto dura per lui. Avrebbe bisogno di esprimersi liberamente", ha spiegato Jordan.