Smaltimento dei rifiuti, a che punto siamo con gli obiettivi Ue

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L’Associazione nazionale comuni italiani, ANCI, torna protagonista nell’annuale appuntamento che organizza e patrocina intitolato Mission Italia. Focus della due giorni il PNRR nei comuni e nelle città, con l’obiettivo di repilogare lo stato degli investimenti e le riforme che lo accompagnano. Istituzioni, sindaci ed esperti ANCI quindi insieme per creare dialogo ed efficace collaborazione sul palco del Centro Congressi di Roma alla Nuvola e all’interno delle isole di coworking ognuna dedicata a una mission precisa del PNRR. Nel panel del PNRR la strategia dei sindaci per un sistema integrato dei rifiuti in particolare si sono evidenziati gli importanti obiettivi imposti dall’Europa sul fronte rifiuti, in particolare sulla raccolta delle bottiglie in PET. «Dobbiamo raggiungere una raccolta di 9 bottiglie su 10 entro il 2029 e quindi c’è da correre, c’è da incrementare le raccolte soprattutto quelle selettive, quelle che ci consentono così di raccogliere in modo mirato, di raccogliere esclusivamente bottiglie per alimenti in PET». Straordinaria la collaborazione che lega fortemente le città italiane, l’ANCI e il mondo che opera attorno alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. «Abbiamo ottenuto dei risultati veramente importanti e soprattutto stiamo recuperando il gap che vi era perché l’Italia in realtà non era una, c’erano due Italie, un’Italia del Nord che andava su livelli europei con medie straordinarie e un’Italia del Centro-Sud che era molto indietro. I risultati oggi sono pienamente soddisfacenti, l’Italia è tra i Paesi europei più avanti per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, ma abbiamo obiettivi più ambiziosi da uno smaltimento, vogliamo andare al riuso e al recupero di quello che non deve essere minimamente distrutto». Le percentuali di raccolta differenziata sono molto positive in tutto il Paese, spiega il presidente dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ma la strada da fare è ancora lunga. «Dobbiamo non solo ulteriormente implementare il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, ma dobbiamo anche migliorare la qualità delle raccolte differenziate per arrivare a percentuali più alte di riciclaggio, riciclo e recupero del materiale. Questo va nel senso dello sviluppo dell’economia circolare. Il secondo aspetto riguarda la collocazione, la dislocazione degli impianti che sono previsti anche nel PNRR, che devono essere realizzati per essere facilmente utilizzabili dai cittadini. Il terzo aspetto, correlato agli altri due, è proprio quello dell’informazione e della partecipazione necessaria dei cittadini a questo processo, senza i quali non potremo evidentemente raggiungere né gli obiettivi prefissati dal PNRR, né tanto meno quegli obiettivi di sviluppo sostenibile e di economia circolare che poi tutti quanti vogliamo raggiungere che sono l’unica strada che possiamo percorrere».