
Benevento, 14 giu. (Adnkronos Salute) - «Siamo un centro di ricerca ma, prima di tutto, siamo vicinissimi alle donne. E quindi, inevitabilmente, anche ai ginecologi che ogni giorno lavorano per la loro salute. Il nostro compito è quello di offrire strumenti diagnostici sempre più precisi e performanti per supportare il loro lavoro e migliorare la qualità delle cure». Così Antonio Fico, direttore del Centro polidiagnostico strumentale Ames, in occasione del congresso regionale Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani) Campania che si chiude oggi a Benevento, dal titolo ’Innovazione e tecnologia in ginecologia e ostetricia: impatto nella pratica clinica’. «Viviamo in un mondo dominato dai social - osserva Fico - e le donne oggi arrivano molto più preparate alla visita. I medici a volte si infastidiscono quando dicono ’ho letto su Internet’, ma la verità è che vogliono capire, si informano, cercano la prevenzione. E hanno ragione: la prevenzione salva la vita».
"Abbiamo investito moltissimo nella chirurgia molecolare e nell’acquisizione di sequenziatori di ultima generazione - ricorda Fico nel sottolineare come il Centro Ames sia in prima linea nella ricerca applicata alla salute femminile - Questo ci consente di ottenere diagnosi sempre più rapide e affidabili, un fattore cruciale soprattutto in ambito preventivo". «L’obiettivo è accompagnare la ginecologia verso un futuro fatto di tecnologie avanzate, intelligenza artificiale e medicina personalizzata. Un futuro che è già presente, e che ci impone di lavorare in rete, con un approccio integrato, consapevole e profondamente umano».
Tra i temi al centro del congresso Aogoi Campania 2025 - che ha riunito oltre 100 relatori tra i più autorevoli esponenti della ginecologia italiana - la chirurgia robotica, tecniche minimamente invasive, ecografia 3D/4D, test genetici e molecolari, big data e telemedicina, con un focus specifico sulla personalizzazione delle cure e la gestione delle disfunzioni pelviche.