
Roma, 1 ott. (Adnkronos Salute) - Dare «la possibilità a 300 rifugiati di qualificarsi in qualcosa di cui abbiamo un bisogno, cure e assistenza per i fragili, è straordinario». Lo ha detto l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), Matteo Zuppi, nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del progetto dedicato ai rifugiati e migranti, promosso dalla Fondazione del gruppo Generali, The Human Safety Net. «Questa opportunità apre una qualificazione molto attesa per i rifugiati, perché qualche volta li lasciamo in un limbo, quando invece hanno un grande desiderio di futuro», sottolinea. «Saranno 300 i rifugiati» coinvolti «e io mi auguro che tra 1 anno o 2 ci metteremo uno zero in più, perché ne abbiamo un bisogno straordinario», aggiunge.
L’arcivescovo Zuppi ha inoltre evidenziato il valore dell’iniziativa di Generali e della sua Fondazione per il sistema sanitario italiano. «Il tema della cura della fragilità è ovviamente uno dei problemi più grandi a cui l’umanesimo dell’Europa e dell’Italia deve garantire una risposta», rimarca. «E mi auguro che l’esperienza possa essere potenziata perché è proprio nella dimensione giusta, quella di curare la fragilità dando opportunità a chi non cerca altro che questo», conclude.