Gemmato: «Mille Case comunità per prevenzione e screening polmonare»

AdnKronos - salute

Roma, 28 mag. (Adnkronos Salute) - «Oggi stiamo attrezzando mille Case della comunità all’interno delle quali possiamo insediare dei centri di prevenzione primaria e secondaria per screenare i soggetti particolarmente predisposti per un tumore polmonare e, quindi, prenderli in carico con l’idea che oggi il tumore è una patologia che si può combattere e sconfiggere». Lo ha detto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, in occasione del suo intervento alla presentazione dei dati del programma della Rete italiana di screening polmonare (Risp), questa mattina a Roma.

"Il 95% del Fondo sanitario nazionale viene speso in cura e soltanto il 5% in prevenzione", sottolinea Gemmato che ironizza: «Quasi facciamo ammalare italiani per curarli quando invece dovremmo fare il contrario». E aggiunge che «bisogna invertire la piramide: investire in prevenzione e curare meno. Questo serve per rendere sostenibile il sistema sanitario pubblico. La nostra popolazione invecchia, la coperta è sempre quella solo perché il nostro Governo ha investito fondi in sanità raggiungendo il record massimo di 134 miliardi di euro. Ma dinanzi a una natalità in calo e a una popolazione che invecchia, abbiamo bisogno di preservare la salute degli anziani per rendere anche più sostenibile il Servizio sanitario nazionale».

Per il sottosegretario, lo screening è un modo sia per salvare vite che per risparmiare risorse pubbliche. «Oggi il tumore al polmone costa 2,5 miliardi di euro l’anno e questo fa capire quanto dovremmo investire in prevenzione, sia per la salute della popolazione che per quella delle casse pubbliche - evidenzia Gemmato - Abbiamo bisogno di nuovi modelli organizzativi in cui la prevenzione diventi elemento essenziale per il nostro sistema sanitario. Per questo - ricorda - siamo a lavoro per verificare la fattibilità di introdurre uno screening per il tumore polmonare almeno» per i soggetti a rischio, «come i fumatori gravi».