Schillaci a specializzandi, ’serve tempo ma fermeremo fuga medici pronto soccorso’

Schillaci a specializzandi, 'serve tempo ma fermeremo fuga medici pronto soccorso'

AdnKronos - salute sanita

Milano, 10 mag. (Adnkronos Salute) - «E’ innegabile che, da anni, il personale sanitario dei reparti di emergenza-urgenza si deve confrontare con una quotidianità complessa: un numero sempre più alto di accessi che diventano difficili da gestire soprattutto per carenza di personale; episodi continui di aggressioni fisiche e verbali e il fenomeno delle richieste di risarcimento per presunta colpa medica». Per questo «un ringraziamento particolare» va «ai giovani che hanno scelto la specializzazione in Medicina di emergenza-urgenza che oggi è tra quelle che risente maggiormente di scarsa attrattività e di un alto tasso di abbandono. La ragione della vostra scelta non può che essere una forte vocazione e la riscoperta del senso autentico della professione medica che è quello di salvare vite umane. Con grande sincerità va detto che occorre tempo per recuperare l’erosione causata da anni di immobilismo e di austerity che hanno determinato la fuga del personale dai pronto soccorso. La buona notizia è che siamo all’opera per riportare all’ordinarietà i servizi di emergenza ospedaliera». E’ il messaggio del ministro della Salute, Orazio Schillaci, a quelli che saranno i futuri medici di pronto soccorso.

Una promessa ribadita, quella del ministro, intervenuto al IV Congresso nazionale Items - Italian Emergency Medicine School, in corso ad Assisi. «Salvare vite umane», evidenzia Schillaci: «E’ questo che fa un professionista che lavora nei pronto soccorso». E «ci tengo a sottolineare - ricorda - che le prime misure messe in atto da questo Governo hanno riguardato proprio» questi reparti. «Siamo innanzitutto intervenuti con misure economiche: penso alle indennità, all’aumento della retribuzione per le ore aggiuntive e al riconoscimento del lavoro usurante. Per garantire maggiore sicurezza abbiamo inasprito le pene per chi aggredisce gli operatori sanitari. E siamo intervenuti per porre fine a una situazione di disuguaglianza tra chi sceglie di lavorare a cottimo guadagnando il triplo e con minori incombenze e chi ha vinto un concorso, lavorando ogni giorno con professionalità e maggiori responsabilità».

"Se cambia la domanda di salute deve necessariamente cambiare l’offerta sanitaria", continua Schillaci. «Ho grande fiducia che quando terminerete la scuola di specializzazione avremo superato parte delle criticità dei pronto soccorso. La mia convinzione non è dettata da semplice ottimismo, ma è supportata dal lavoro svolto, dai provvedimenti in arrivo e dalla volontà ferrea di salvaguardare il nostro servizio sanitario nazionale».

Il ministro ringrazia gli specializzandi e chi ha «voluto condividere le proprie testimonianze che saranno utili ad arricchire la campagna ’Noi salviamo vite’ che, come ministero, stiamo organizzando proprio per promuovere il valore della professione dei medici di emergenza e urgenza. Una campagna rivolta ai cittadini e soprattutto agli studenti dei corsi di laurea di medicina e chirurgia. Vi auguro di andare fino in fondo al percorso che avete intrapreso e di non smettere mai di avere la determinazione, la tenacia e la voglia di contribuire a tenere alta la qualità della nostra sanità».