Virus B scimmie, ’qualche centinaio di casi umani e 1 contagio uomo-uomo’

Virus B scimmie, 'qualche centinaio di casi umani e 1 contagio uomo-uomo'

AdnKronos - salute sanita

Milano, 15 apr. (Adnkronos Salute) - «Sono qualche centinaio», ma «nessuno in Italia,» i casi umani di virus B trasmesso dalle scimmie registrati a livello globale da quando questo patogeno ? noto. Infezioni documentate «dagli anni Trenta del secolo scorso a oggi, quindi nell’arco di quasi un secolo». Lo spiega all’Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), mentre i riflettori delle cronache si sono riaccesi sull’Herpesvirus simiae che a Hong Kong ha colpito un 37enne attaccato durante un’escursione in un parco.

"Nella storia di questa infezione - sottolinea lo specialista, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili - è stato documentato anche un caso di trasmissione del virus da uomo a uomo, soltanto uno". Se quindi «la trasmissione scimmia-uomo» del virus ’Monkey B’ «è ormai è chiara» ed è legata a morsi o graffi da parte di primati infetti, almeno «virtualmente - precisa Caruso - è possibile anche una trasmissione uomo-uomo». Come? «Probabilmente, è l’ipotesi, sempre attraverso lo scambio di fluidi infetti, tramite tagli o rapporti sessuali».