Oltre 100 virus minacciano l’Italia, record in Lombardia per Dengue e West Nile

AdnKronos - salute sanita

Roma, 3 nov. (Adnkronos Salute) - L’ombra invisibile dei virus minaccia la salute degli italiani. West Nile, Usutu, Toscana, Tbe (encefalite da zecca): sono solo alcune delle arbovirosi autoctone maggiormente presenti nel nostro Paese, cui si aggiungono quelle di importazione come Chikungunya, Zika e Dengue. Di quest’ultima si contano ora anche casi autoctoni. Solo in Lombardia parliamo complessivamente di oltre 200 casi nel 2023, di cui 97 di Dengue (su 298 totali in Italia). La West Nile, arbovirosi autoctona, segna 283 casi dall’inizio di maggio, di cui 166 nella forma neuro-invasiva e una maggior frequenza sempre in Lombardia: 53 casi confermati e 8 decessi sui 17 notificati. «Spesso sottostimate, le arbovirosi - causate da oltre 100 specie virali - sono malattie infettive trasmesse da zanzare, zecche e pappataci. Un semplice morso o una puntura sono un veicolo potenziale e sufficiente per sviluppare nell’uomo specifiche malattie, anche in forma grave o letale». A fare il punto ? l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Milano, impegnato nella formazione dei propri iscritti con iniziative e corsi accreditati.

Le arbovirosi - spiegano i medici - costituiscono un importante problema di sanità pubblica mondiale, anche in Italia dove il fenomeno è in sensibile crescita. Cambiamenti climatici, aumento dei viaggi intercontinentali, scambi commerciali hanno favorito l’importazione e la riproduzione sul nostro territorio di nuove specie di vettori provenienti da altri Paesi e l’ampliamento dell’area di distribuzione di specie indigene. L’Omceo di Milano promuove la formazione dei medici con un corso in programma il 7 novembre (Fad sincrona ’Dengue, West Nile e altre arbovirosi: cosa dobbiamo sapere’). Tra i relatori: Stefano Rusconi, direttore della Struttura complessa Malattie infettive ospedale di Legnano - università Statale di Milano; Marino Faccini, direttore Dipartimento Prevenzione Ats Milano; Massimo Galli, specialista in malattie infettive, scrittore e noto cultore della materia; Gabriele Pagani, specialista in malattie infettive e tropicali all’ospedale di Legnano. Gli esperti affronteranno epidemiologia, diffusione, prevenzione, approcci terapeutici, posizionamento rispetto ad altre malattie infettive, nuovi scenari, con un focus sulla malattia di Dengue. Per iscriversi: www.omceomi-ecm.it.

"Questo corso - spiega Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Omceo Milano - nasce anche come risposta a un bisogno territoriale: i bollettini periodici del sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi segnalano dal primo gennaio al 24 ottobre di quest’anno 298 casi di Dengue di cui 65 autoctoni, e di questi 97 sono stati registrati nella sola Lombardia che si conferma la regione con la maggior prevalenza di eventi. Non va meglio per altre forme di malattia: si osserva ad esempio un aumento di malattia West Nile, arbovirosi autoctona, con 283 casi dall’inizio di maggio, di cui 166 nella forma neuro-invasiva e una maggior frequenza sempre in Lombardia: 53 casi confermati e 8 decessi sui 17 notificati. Sebbene la trasmissione sia da considerarsi ancora limitata, non va sottostimata la progressione in costante aumento: segnalazioni e casi di arbovirosi possono essere monitorati sul sito dell’Istituto superiore di sanità, costantemente aggiornato".

"In funzione dei numeri in costante crescita in Italia e nel mondo - continua Maria Grazia Manfredi, specialista in malattie infettive, consigliera OmceoMi e responsabile del corso - è necessario avviare misure di sicurezza: da un lato, come indicato dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi 2020-2025, è fondamentale l’adozione di strumenti di lotta contro gli insetti vettori e di sistemi di sorveglianza sanitaria, anche veterinaria, che limitino l’introduzione dei virus nel nostro Paese e/o la trasmissione delle malattie attraverso insetti competenti. Dall’altro è importante che i medici siano formati a riconoscere tempestivamente i sintomi di arbovirosi, al fine di fornire un’assistenza medica adeguata ai pazienti, segnalare tempestivamente i casi e offrire un counselling efficace ai cittadini riguardo azioni di prevenzione della diffusione degli insetti vettori. Infatti, mancando una profilassi vaccinale specifica (ad eccezione della Dengue, per la quale è stato approvato recentemente un vaccino), l’utilizzo di misure di protezione, come repellenti, zanzariere, abiti adeguati, e l’attenzione all’ambiente riducendo la possibilità di replicazione degli insetti, rappresentano ad oggi la migliore strategia contenitiva e preventiva alle arbovirosi".

"Ancora una volta - conclude il presidente Rossi - le variazioni climatiche e ambientali condizionano in misura rilevante le nostre vite, a testimonianza che la salute del pianeta coincide con la nostra salute e l’approccio ’One Health’ merita sempre maggiore considerazione. E ancora una volta l’Ordine di Milano mette in scena un aggiornamento di taglio il più possibile pratico e su tematiche d’attualità, che auspichiamo siano davvero utili per la professione e quindi per i cittadini".