Medici specializzandi in piazza, ’ci ascoltino o smettiamo di lavorare’

AdnKronos - salute sanita

Milano, 21 set. (Adnkronos Salute) - Protesta dei medici specializzandi il 25 settembre a Roma, per chiedere «dignità lavorativa, retributiva e formativa». I camici bianchi di Anaao Giovani, Associazione liberi specializzandi (Als) e Giovani medici d’Italia (Gmi) manifesteranno lunedì alle 11 in piazza Bernardino da Feltre, nei pressi del ministero dell’Università. «Siamo pronti a incontrare il ministro Bernini e i funzionari ministeriali - spiegano i giovani medici - per iniziare un franco e serrato confronto a seguito dei molteplici dinieghi su tutte le nostre richieste». E «in mancanza di una reale e fattiva volontà di confronto», avvertono, «siamo pronti a organizzare manifestazioni in tutte le Facoltà italiane e diverse giornate di assenza di tutti gli specializzandi dai reparti, dimostrando che senza di loro migliaia di reparti universitari collasserebbero perché noi specializzandi, contrariamente a quanto stabilito dalla legge, sostituiamo integralmente il personale medico di ruolo».

La manifestazione - spiegano i promotori in una nota - è la prima di una serie di iniziative volte a sensibilizzare il mondo politico, accademico e civile sulle tante criticità di un’intera generazione di giovani medici e a proporre soluzioni adeguate a un tema, quello della formazione degli specialisti del domani e della conseguente erogazione delle cure, che coinvolge 60 milioni di italiani.

I giovani medici chiedono «di aprire una fase riformatrice che archivi l’attuale inquadramento del medico specializzando, fermo al 1999 e lontano anni luce da tutti i suoi colleghi europei; di inquadrare il medico specializzando come un professionista che si forma anche e soprattutto nei cosiddetti Learning Hospital (ospedali d’insegnamento non universitari)», in modo che gli specializzandi possano operare «non solo ammassati in pochi reparti universitari con un rapporto tra giovani medici e posti letto di 10 a 1», e «con la certificazione delle loro competenze come avviene per i dirigenti medici e non attraverso un esame di passaggio annuo che molte volte viene utilizzato come ’spada di Damocle; di pubblicare in relazione all’attuale concorso di specializzazione i questionari anonimi di valutazione suddivisi per singola specialità».