Epatite: Ecdc, ’circa 190 casi in bambini nel mondo, intorno a 40 in Ue’

AdnKronos - salute

Milano, 26 apr. (Adnkronos Salute) - I dati relativi alle segnalazioni di epatiti acute di origine sconosciuta in bambini precedentemente sani «sono ancora fluidi, a volte non molto precisi perché ci sono verifiche da fare, ma siamo a circa 190» casi segnalati «in questo momento in tutto il mondo e circa 40 nell’Ue/Spazio economico europeo». E’ l’aggiornamento fornito da Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

"Il Regno Unito - ha ricordato Ammon oggi durante una conferenza stampa - è stato il primo Paese a lanciare un allarme all’inizio di aprile e ha segnalato più di 100 casi, ora più paesi hanno fatto segnalazioni tra cui 10 Paesi Ue/See ma anche Israele e Stati Uniti". Molti di questi bambini, ha evidenziato, hanno avuto un’epatite grave, diversi hanno avuto insufficienza epatica e alcuni hanno richiesto un trapianto di fegato, segno di quanto sia severa la condizione. Le indagini sono in corso in tutti i Paesi che segnalano casi, ma al momento la causa esatta di questa epatite rimane ancora sconosciuta".

Le solite epatiti da A a E «sono escluse e le autorità sanitarie pubbliche stanno ora esaminando possibili cause e fattori - ha aggiunto la direttrice Ecdc - le indagini in questo momento puntano su un collegamento all’infezione da adenovirus. Continueremo a monitorare, anche con l’Oms, per capire cosa c’è dietro. Finora non c’è alcun collegamento tra i casi e anche nessuna associazione con viaggi. Stiamo lavorando a una rapida valutazione del rischio che prevediamo di pubblicare giovedì».